60 opere d’arte trafugate illegalmente sono state recuperate negli Stati Uniti e rimpatriate in Italia. Il valore complessivo dei capolavori si aggira intorno ai 20 milioni di euro.
L’operazione è stata condotta dai carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale in collaborazione con il personale del New York County District Attorney’s Office. L’ultima opera è stata rinvenuta nella giornata di ieri, Lunedì 23 Gennaio 2023, a New York.
Tra i pezzi da museo ci sono anche alcuni importanti reperti archeologici ed opere d’arte antiche risalenti al primo secolo dopo Cristo.
Le opere d’arte erano state sottratte in modo illecito e trasferite oltre oceano per essere immesse sul mercato dei ricettatori d’arte da trafficanti internazionali. In alcuni casi i reperti artistici erano stati offerti in vendita da alcuni brokers dell’arte e quindi erano arrivate in collezioni di privati statunitensi e la rete illecita era caduto anche uno dei più grandi collezionisti d’arte antica del mondo, al quale ora è stato disposto il divieto assoluto di acquistare altre opere d’arte antiche. Provvedimento unico nel suo genere.
Tra i 60 reperti confiscati e rimpatriati troviamo anche esemplari molto preziosi, come ad esempio un affresco pompeiano raffigurante Ercole fanciullo con serpente del I secolo dopo Cristo, una testa marmorea di Atena, una Kylix a sfondo bianco e un busto in bronzo.
Rimpatriate in Italia 60 opere d’arte: enorme attività di contrasto al mercato illecito
L’operazione conclusasi ieri è il frutto di una profonda e attenta attività di ricerca e contrasto al mercato illecito di forme d’arte. Nel corso del 2022 i Carabinieri hanno eseguito il recupero di oltre 74mila beni archeologici e al sequestro di 1.227 opere false.
Le indagini hanno richiesto un ingente numero di agenti e di perquisizioni. Nello specifico si tratta di oltre 200 controlli nei musei, nelle biblioteche e negli archivi, 381 perquisizioni, 971 soggetti denunciate e, per la precisione, 74.748 beni archeologici e paleontologici recuperati.
I militari hanno inoltre stimato che il valore delle oltre 1.200 opere false sequestrate si attestasse in oltre 85 milioni di euro qualora fossero state immesse sul mercato come autentiche.
Le perquisizioni, come si legge dal report diffuso dal generale Vincenzo Molese, hanno riguardato anche luoghi privati. Nella fattispecie sono stati 77 i soggetti sottoposti a minuziosi controlli al fine di verificare l’autenticità delle opere in loro possesso e le modalità di acquisto.
Allo stesso modo sono state indagate le attività di centinaia luoghi d’asta ed esercizi antiquariali. Attraverso poi l’intervento del raggruppamento aeromobili o dei nuclei subacquei, sono state attestate attività illecite per scavi archeologici non autorizzati che hanno portato alla denuncia di 64 soggetti.
La soddisfazione del Ministro della Cultura
Massima soddisfazione è stata espressa dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano mentre annuncia il ritorno in Italia delle opere recuperate, alcune delle quali sono già arrivate presso la sala Spadolini del ministero.
“Quello che avviene oggi è merito del nucleo tutela e patrimonio dei carabinieri, della magistratura italiana e della collaborazione efficace con gli Stati Uniti. Il recupero del patrimonio culturale è uno dei doveri del mio Ministero, che intendo portare avanti con determinazione. Vedremo dove collocare queste opere, possiamo pensare a una mostra. Ci sono altre attività di recupero in corso ma sulle quali per motivi di riservatezza non posso aggiungere dettagli”.
Anche Matthew Bogdanos, viceprocuratore del District Attorney’s Office di Manhattan (DAO) è intervenuto nella stessa presentazione di rimpatrio dei reperti storici – artistici, sottolineando il grande impegno delle istituzioni internazionali a contrasto del commercio illegale di tali opere.
“Noi condividiamo la stessa visione della restituzione dei beni culturali rubati a tutta l’umanità”.
Alla presentazione delle opere oltre al già citato generale Vincenzo Molinese, hanno assistito anche il procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Roma, Angelantonio Racanelli, il ministro Consigliere per gli affari pubblici dell’Ambasciata degli Stati Uniti a Roma, Christina Tomlinson e l’archeologa Federica Pitzalis, funzionaria del MiC.