In Ucraina si dimette il vice ministro della Difesa. Vyacheslav Shapovalov, alla luce di recenti fatti, lascia dunque l’esecutivo di Kiev. Lo riportano i media ucraini citando il sito web del Ministero della Difesa di Kiev. In base a quanto riportato nella nota ufficiale lo stesso Shapovalov ha deciso di lasciare la carica “per non creare minacce alle Forze armate in seguito alle accuse sull’acquisto dei servizi di ristorazione”. Non si tratta, tuttavia, dell’unica dimissione che sta sconvolgendo l’organigramma di Kiev.
Alla dimissioni di Shapovalov si aggiungono anche quelle del vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino Kyrylo Tymoshenko. Non solo il vice ministro Shapovalov, dunque. Sul tema ministro in Ucraina adesso si studia un possibile successore, ma il presidente Zelensky ora deve fare i conti con la perdita di alcune pedine dell’esecutivo di Kiev. Tutto ciò fa da contraltare alle parole che giungono dal Cremlino, con il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Medvedev che torna a tuonare sul conflitto: “Il mondo si avvicina al rischio della Terza guerra mondiale di fronte ai preparativi di aggressione contro la Russia”, ha detto senza troppi giri di parole.
Ministro Ucraina, la Nato risponde alla Russia
Dopo le parole di Medvedev arrivano le reazioni da parte della Nato, che replica con le parole del segretario generale Jens Stoltenberg: “La Nato deve fornire un equipaggiamento “più pesante” all’Ucraina, impegnata a respingere l’invasione russa: è “assolutamente necessario”. Sono parole che arrivano anche alla luce dell’invio di alcuni tank a Kiev, con la stessa Germania che interviene dicendo che non ci sarà alcun blocco per quanto riguarda i Paesi che decideranno di inviarli. Parole confermate anche dall’Alto rappresentante della politica estera Ue Borrell, al termine del consiglio Affari Esteri a Bruxelles.
Il presidente finlandese Pekka Haavisto ha detto in un’intervista che la Finlandia potrebbe trovarsi costretta ad andare avanti nel processo di adesione alla Nato senza la Svezia. “Chiaramente dovremmo rivalutare la situazione se la richiesta svedese dovesse arenarsi”, ha dichiarato all’emittente di servizio pubblico finlandese Yle. Per quanto riguarda le adesioni alla Nato c’è la concreta possibilità che Finlandia e Svezia, dopo un’iniziale accordo, possono camminare senza andare a braccetto.