Connie Britton ha parlato delle teorie su un possibile collegamento tra il suo personaggio e quello di Laura Dern nella serie tv The White Lotus.
The White Lotus: Connie Britton parla del suo personaggio
Mentre ormai ci stiamo lasciando alle spalle la seconda stagione sconvolgente di The White Lotus, parliamo del fatto che Connie Britton ha sviscerato la teoria che gira da un po’ di tempo sul fatto che il suo personaggio sia collegato a quello di Laura Dern, un rumor molto presente se si pensa a The White Lotus Stagione 3. Ancora sappiamo poco, almeno a livello ufficiale, dell’imminente terza stagione del successo della HBO, girato nel resort, location che forse sarà cambiata nei nuovi episodi. “Stiamo andando a esplorare l’Asia e i paesi limitrofi. Il mio istinto è che forse ha qualcosa a che fare con la spiritualità. L’Oriente contro la religione occidentale, o gli occidentali in una cultura orientale” ha recentemente confermato Mike White a Vanity Fair, aggiungendo: “La prima stagione ha messo in evidenza i soldi, la seconda il sesso. Penso che la terza potrebbe essere uno sguardo satirico e divertente verso la morte, la religione e la spiritualità orientale”. Nella seconda stagione, Laura Dern non è mai apparsa ma ha doppiato Abby, la moglie separata di Dom – Michael Imperioli – che è stata ascoltata alcune volte dall’altra parte della cornetta del telefono. Britton, nel frattempo, ha interpretato Nicole Mossbacher nella prima stagione. Molti hanno iniziato a chiedersi se le due donne potessero apparire insieme nella prossima terza stagione, forse come sorelle.
The White Lotus: le parole di Connie Britton
Anch’essa ai microfoni di Variety, Connie Britton ha dichiarato: “Mike White voleva che fossi nella seconda stagione, e c’era un’idea che amavo per il personaggio. La nostra intenzione è di farlo nella terza stagione. Un pezzo di casting non ha funzionato nella seconda stagione e speriamo di farlo nella terza”. Poi ha aggiunto: “Ovviamente tornerei. Mike è qualcuno che ho ammirato a lungo nella mia carriera e sono stata abbastanza fortunata da lavorare con lui in occasione di Beatrice at Dinner, che ha scritto. Penso sia un genio, ma è inoltre un genio gentile. Ho amato collaborare con lui e gli direi di sì fino alla fine del tempo”.