The Rising Of The Shield Hero recensione che in molti aspettavano perché, come ben sanno gli amanti dell’animazione giapponese, muoveva i suoi passi da un’interessante storia fantasy in grado di trasformare l’odio, il rancore e la disperazione in un abito perfetto da far indossare al protagonista. La prima stagione di questa serie presenta tutti gli ingredienti giusti per piacere al suo pubblico: un nuovo mondo fantasy, quattro eroi evocati da terre sconosciute, ondate di mostri che sfasciano tutto, armi che si evolvono. In più, a detta dei critici, c’è qualcosa che fa distinguere il titolo “dai suoi simili” e che, di base, ne ha decretato il successo. Vediamo di cosa tratta questo anime.

The Rising Of The Shield Hero recensione, la trama

La Tana del Cobra così ne descrive la storia:

“Naofumi Iwatani è un ragazzo solitario, fanatico di manga e videogiochi. In una delle sue rare uscite alla ricerca di cose da leggere trova uno strano libro, lo apre ed improvvisamente viene evocato in un universo alternativo. Naufumi, insieme ad altri tre ragazzi, viene immediatamente accolto come un Eroe e gli viene chiesto di salvare tutti dalle “Ondate”; un evento ciclico che genera mostri e demoni. Fino a questo punto tutto sembrerebbe scorrere come al solito, ma basta pochissimo per cambiare le carte in tavola.

Ogni Eroe riceve un’arma ed al nostro protagonista viene assegnato lo scudo, evidentemente la peggiore delle armi a disposizione. La scarsa abitudine a socializzare e l’inesperienza sono fatali a Naofumi che, dopo appena tre giorni, viene tradito dagli altri eroi, derubato e falsamente accusato di stupro. La disperazione lo avvolge e all’Eroe dello Scudo non resta altro che iniziare la sua avventura in solitudine, pieno di odio e rancore.”

Un inizio alquanto insolito carico di tematiche tipicamente nipponiche ma ormai anche appartenenti ai giovani italiani.

La critica

Quello che ha colpito l’attenzione degli addetti ai lavori è lo splendido lavoro di caratterizzazione dell’Eroe dello Scudo fatto da Aneko Yusagi, lo scrittore della light novel omonima, che è stupendo e riesce a far convivere tanti sentimenti contrastanti tra loro. Forse il resto dei personaggi è abbastanza stereotipato e la stessa trama non è esattamente una novità per chi frequenta il genre ma il tutto viene spesso affrontato con un’ottica diversa dal solito che, puntata dopo puntata, si rivela interessante e spesso più profonda di quello che ci si può aspettare.

“Cosa sono le Ondate?”. Questa domanda accompagna lo spettatore per tutta la stagione e, con mestiere, non trova immediata risposta. Si è detto che la tematica verrà approfondita nella seconda e nella terza stagione che sono state già annunciate ed ampiamente confermate visto il successo di questa prima uscita di “The Rising Of The Shield Hero”.

The Rising Of The Shield Hero recensione, le connessioni con i videogames

Un altro elemento che è piaciuto della serie è che il fantasy si sta sempre più connettendo profondamente al mondo dei videogiochi:

“L’Eroe dello Scudo basa le proprie conoscenze su finestre di dialogo come quelle che appaiono nei videogiochi e consulta la propria salute, e quella dei suoi alleati, tramite le classiche barre di stato raffiguranti la quantità di vita e magia a disposizione. In pratica la scelta di usufruire delle iconiche caratteristiche dei videogiochi fantasy più conosciuti aiuta ed agevola la spiegazione di tutta una serie di abilità e poteri che altrimenti sarebbe complicato spiegare solo con l’apprendimento canonico. Sicuramente questa trovata è ormai ampiamente abusata nei manga, ma è dannatamente efficace.”

I crediti

La prima stagione di “The Rising Of The Shield Hero” è animata in modo più che onesto dallo studio Kinema Citrus e ha venticinque episodi. La serie è stata appena rilasciata ed interamente tradotta sulla piattaforma di streaming Crunchyroll. Va detto che le avventure dell’Eroe dello Scudo non sono adatte alla visione dei più piccoli per via di un linguaggio adoperato in alcuni passaggi, pochi ma fondamentali, e di alcune scene forse troppo violente.