Storia del crimine: George Chapman e le accuse di essere “Jack”. George Chapman, sospettato a lungo tempo di essere Jack lo squartatore, nacque con il nome di Severin Klosowski nel villaggio di Nagornak in Polonia nel 1865. Dal 1880 al 1885 fece l’apprendista di un chirurgo e solo tra la fine del 1887 e l’inizio del 1888 emigrò a Londra, dove cambiò il proprio nome in George Chapman.

Storia del crimine: George Chapman e le accuse di essere “Jack”

Nel 1902 George Chapman fu accusato di aver ucciso colei che in quel momento era sua moglie e le sue due precedenti mogli. E proprio dopo l’esumazione dei corpi di queste ultime due, Chapman venne raggiunto dall’accusa di averle avvelenate con l’antimonio. Successivamente, si venne a sapere che i tre matrimoni erano stati dei falsi: nessuna delle tre donne era veramente sposata con il serial killer.

George Chapman sospettato di essere Jack lo squartatore

Arrestato e riconosciuto colpevole dei 3 omicidi, George Chapman venne condannato a morte e impiccato il 7 aprile 1903. Dopo l’esecuzione, il Capo Ispettore George Francis Abberline, che indagava sugli orrori commessi nel malfamato quartiere londinese di Whitechapel, si disse convinto che finalmente Jack lo squartatore era stato preso e punito per i suoi crimini. Infatti, nel 1888, l’anno dei 5 omicidi commessi da Jack lo squartatore, George Chapman risiedeva proprio a Whitechapel in George Yard. Ma il modus operandi di Jack nell’uccidere, era totalmente diverso da quello di Chapman che, come detto, uccise le tre donne avvelendandole.

Il terribile racconto dell’unica vera moglie di Chapman

George Chapman era solito picchiare violentemente tutte e tre le donne da lui uccise e anche la sua unica vera moglie: Lucy Klosowski. Fu proprio quest’ultima a raccontare un episodio rivelatore del carattere spietato di Chapman: dopo la morte per polmonite del figlio, la coppia nella prima metà del 1891 emigrò a New York. Sua moglie tornò a Londra sola e terrorizzata nel febbraio del 1892. Raccontò che era scappata perché al culmine di un litigio, Chapman le premette con forza un cuscino sul viso. Solo l’ingresso di un cliente nel loro negozio interruppe l’aggressione.

Altri particolari raccapriccianti

Inoltre, la donna raccontò con orrore di aver visto sporgere un coltello affilato dal cuscino che Chapman aveva usato per cercare di soffocarla. E suo marito in seguito le disse che aveva l’intenzione di decapitarla con quello stesso coltello e le indicò addirittura il punto esatto del pavimento sotto al quale l’avrebbe sepolta. Comunque, al di là di questo episodio, non sono mai state trovate prove dirette che possano ricondurre George Chapman a Jack lo squartatore (nella foto: un disegno della Londra vittoriana che ritrae una persona sospettata di essere Jack lo squartatore).

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