Bando innovazione tecnologica (BIT): con la pubblicazione di un apposito avviso l’INAIL ha comunicato la proroga del termine per la presentazione delle domande di partecipazione al bando, il quale è stato prorogato al 13 febbraio 2023, alle ore 17:00.

Le istanze per il BIT dovranno essere trasmesse mediante l’utilizzo della piattaforma web: https://retecompetencecenter4-0-italia.it/artes/.

II suddetto bando per l’innovazione tecnologica delle imprese (BIT) è stato promosso dall’INAIL, in collaborazione con il centro di competenza ARTES 4.0, con l’obiettivo di finanziare dei progetti nell’ambito della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale, in modo da raggiungere i seguenti scopi grazie all’utilizzo delle tecnologie imprese 4.0:

  • ridurre il fenomeno infortunistico/tecnopatico;
  • migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori.

Bando innovazione tecnologica (BIT): a quanto ammontano i contributi, chi può partecipare e come fare domanda

Il bando innovazione tecnologica (BIT) si rivolge ai seguenti soggetti:

  • le start up;
  • le micro imprese;
  • le piccole imprese;
  • le grandi imprese.

Questi soggetti devono possedere i seguenti requisiti:

  • avere una stabile organizzazione in Italia;
  • non avere impedimenti di alcun genere a contrarre con la Pubblica Amministrazione.

Ogni impresa potrà inviare una sola domanda di partecipazione e, quindi, un solo progetto, sia in forma singola che in qualità di capofila di partenariati formati da più imprese.

Il bando per l’innovazione tecnologica delle imprese, essendo stato istituito con il fine di incentivare i progetti di innovazione, di ricerca industriale e relativi allo sviluppo sperimentale, incentrati sulla riduzione del fenomeno infortunistico/tecnopatico oppure affinché abbiano una riconoscibile capacità di produrre ricadute positive ai fini della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori tramite l’utilizzo delle tecnologie Impresa 4.0, prevedono come ammissibili ai finanziamenti previsti dal bando i seguenti progetti:

  • quelli compresi nella categoria di aiuti ai progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, che sono previsti all’interno dell’art. 25 del Regolamento europeo GBER n. 651 del 2014;
  • quelli compresi nella categoria di aiuti all’innovazione in favore delle piccole e medie imprese (PMI), che sono previsti all’interno dell’art. 28 del Regolamento europeo GBER n. 651 del 2014;
  • quelli compresi nella categoria di aiuti per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione, che sono previsti all’interno dell’art. 29 del Regolamento europeo GBER n. 651 del 2014.

Per i seguenti progetti il bando innovazione tecnologica mette a disposizione una dotazione finanziaria pari a 2 milioni di euro.

Il BIT, in particolare, prevede la concessione di agevolazioni sotto forma di contributi alle imprese beneficiarie nella misura massima del 50% delle spese sostenute.

Il finanziamento che può essere richiesto dai richiedenti per ciascun progetto non potrà mai essere:

  • inferiore a 100.000 euro;
  • superiore a 140.000 euro.

Per poter partecipare al bando e richiedere un finanziamento per un proprio progetto le imprese che possiedono i requisiti necessari (che abbiamo elencato durante il corso della prima parte di questo breve articolo) dovranno inviare la propria domanda attraverso la piattaforma web: https://retecompetencecenter4-0-italia.it/artes/.

Le istanze, in particolare, dovranno essere trasmesse a partire dal 7 novembre 2022 e fino al 16 gennaio 2023, secondo quanto previsto dal bando, che poi è stato modificato mediante la pubblicazione di un avviso che ha prorogato i termini fino al 13 febbraio 2023.

I progetti, che saranno selezionati in base ad un’apposita valutazione, dovranno prevedere al loro interno i seguenti elementi:

  • un piano di intervento concreto, dettagliato in investimenti, costi e tempi;
  • un’esposizione chiara dei benefici che il progetto di innovazione avrà nell’ambito di:
    • prevenzione e contrasto degli infortuni e delle malattie professionali;
    • in generale, in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
  • un livello di maturità tecnologica compresa nell’intervallo tra TRL 5 e TRL 8;
  • il ricorso alle competenze e alle strumentazioni di Artes 4.0 nella misura non inferiore al 20% delle spese ammissibili a copertura di servizi di ricerca contrattuale, consulenza tecnologica e supporto all’innovazione.