Il miele è un prodotto di origine animale ed estremamente calorico. Per ogni 100 g di prodotto, troviamo ben 300 kcal. La maggior parte, derivanti quasi per intero dagli zuccheri semplici. Per questo motivo, non è certo un alimento da sottovalutare per quel che riguarda l’aspetto energetico.
In virtù del suo valore edulcorante, in molti preferiscono usare il miele al posto dello zucchero semolato da tavola, come il fruttosio o il saccarosio, per dolcificare le ricette e le bevande. Al di là dei gusti, questa scelta può rivelarsi “giusta” solo se manteniamo la stessa porzione. Questo perché il miele contiene 34 % di calorie in meno rispetto al normale saccarosio e al fruttosio granulare.
D’altro canto, avendo un potere dolcificante leggermente inferiore (aspetto che comunque può variare anche in base al tipo di miele, fino al 30%), quasi tutti ne aggiungono più del necessario, vanificando così il significato della sostituzione.
Il miele di castagno ad esempio, ha un carico ed un indice glicemico di poco inferiore allo zucchero da tavola. Proprio per questo, non è consigliato usarlo in abbondanza nella dieta se si vuole perdere peso. Nonostante quello fresco, sia dotato di proprietà antibatteriche, è comunque da considerare come un alimento che favorisce la carie dentaria.
Per quanto riguarda invece i minerali, troviamo dei valori degni di nota. Qualche esperto sostiene che sia apprezzabile la percentuale di ferro, ma non di certo è paragonabile a quello delle più comuni fonti nutrizionali. Buona la concentrazione di diverse vitamine del gruppo B e di vitamina C.
Il miele è inoltre molto ricco di fattori nutrizionali ad azione antibatterica. Ha grandi proprietà antinfiammatorie, è un potente decongestionante, aiuta a difendersi dai batteri durante il periodo delle influenze ed è ricco di polifenoli e oli essenziali. Proprio questi, uniti al noto effetto emolliente dell’alimento, fanno del miele una valida soluzione per il trattamento delle faringiti, soprattutto alcune varietà.