Sembra esserci la privatizzazione nel destino di Ita Airways, la compagnia aerea nata sulle ceneri di Alitalia. Qualche settimana fa, infatti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ricevuto una proposta di Lufthansa per l’ottenimento di parte delle quote che si è riservato di valutare. Il Ministro competente Giancarlo Giorgetti, in seno ad un evento tenutosi oggi a Morbegno, ha spiegato lo stato dell’arte della trattativa.

Cessione Ita Airways, le parole di Giorgetti

Su Ita – ha detto – è arrivata una proposta da parte di Lufthansa. La stiamo esaminando, dev’essere naturalmente conforme al Dpcm, e poi inizierà una fase di negoziato, di trattative, rispetto alle richieste che fa il governo italiano e ai progetti industriali di Lufthansa. Se i due progetti collimeranno, se saranno coerenti potrebbe nascere una realtà molto importante a beneficio anche dell’economia italiana. Per la firma è questione di giorni? “Serietà vuole che sia questione di settimane, non di giorni.

Lufthansa, dal canto suo, fa sul serio. La compagnia aerea tedesca è allettata dall’idea di inserirsi all’interno dell’assesso italiano considerato, come si evince nella nota trasmessa al Mef, un mercato decisamente appetibile. Questo quanto redatto nella nota:

L’Italia rappresenta il mercato più importante al di fuori dei mercati domestici e degli Stati Uniti. risiede nel forte interscambio del Paese a livello globale, tramite viaggi d’affari e privati, nella sua forte economia orientata all’esportazione e nel suo essere uno dei luoghi turisticamente più attrattivi in Europa.

Cosa dice il Dpcm del governo

Il governo italiano sta valutando l’offerta recapitata per capire quanto questa sia congrua al contenuto del Dpcm pubblicato con il quale si è fatta notifica della vendita di Ita Airways. Il decreto prevede che:

la cessione della partecipazione in Ita Spa è effettuata dal Ministero dell’Economia e delle finanze tramite trattativa diretta limitata ai soggetti che singolarmente o nell’ambito di un raggruppamento hanno partecipato alla procedura, purchè non siano sottoposti a vincoli che non consentano l’acquisizione del  controllo o della maggioranza del capitale di Ita. Nell’ambito degli offerenti – si legge sulla Gazzetta ufficiale – deve essere necessariamente presente una compagnia aerea che deve acquisire la maggioranza del capitale oggetto di ciascuna fase dell’operazione

In merito all’iter di privatizzazione della compagnia, poi, si legge che il Ministero dell’economia e delle finanze avvia la trattativa in esclusiva con il soggetto o i soggetti individuati con l’obiettivo di:

Definire, anche con la partecipazione di Ita, il piano industriale di sviluppo e crescita di Ita, con particolare attenzione allo sviluppo degli hub nazionali, all’ingresso in mercati strategici e all’incremento delle rotte a lungo raggio; l’accordo tra azionisti; le clausole di opzione relative alla cessione della partecipazione residua detenuta dal Ministero dell’economia e delle finanze nel capitale di Ita; il contratto che disciplina l’operazione di acquisto o sottoscrizione di uno o più aumenti di capitale deliberati da Ita.

Clima incandescente

Il processo di privatizzazione di Ita Airways prende forma proprio mentre i lavoratori della compagnia sono in subbuglio: i piloti, infatti, si sono detti pronti a incrociare le braccia e lasciare i passeggeri a terra se non riceveranno un adeguamento di stipendio congruo. Il tema è stato raccolto dalle sigle sindacali che, in un negoziato in essere con l’AD di Ita Fabio Lazzerini, chiedono di adeguare le retribuzioni alle tabelle contrattuali rispetto a dicembre 2021 quando i voli sono tornati quasi al livelli pre-Covid. Un clima incandescente che potrebbe evolversi proprio grazie alla futura vendita di Ita. Le parti in causa guardano con interesse. Ma, come dice Giorgetti, dovranno aspettare settimane.