Piantedosi tifo violento, il governo va avanti senza sosta. Le immagini e tutto quello che è successo prima della gara di campionato di serie D tra Paganese e Casertana non è più “tollerato” dalle istituzioni.
L’intervento massiccio da parte delle forze dell’ordine è vicino perché non è possibile assistere a scene di “ordinaria follia” come quelle che si vedono da qualche tempo a questa parte e tutte sono accomunate al calcio e al mondo del tifo ultrà.
Tifo violento Piantedosi. Le misure. Daspo a vita?
“Misure più dure? Ne discuteremo con il capo della Polizia e con gli organismi del Viminale. Le sanzioni saranno adeguate alla gravità di questi episodi, che dimostrano un modo di vivere lo sport in maniera del tutto diversa da quello che noi immaginiamo”.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, risponde così ai cronisti che – a margine dell’inaugurazione della “Palestra della legalità” a San Basilio – gli chiedono degli scontri tra i tifosi delle due tifoserie di Casertana e Paganese a Pagani.
Il Governo starebbe studiando alcune misure da adottare, tra queste, se necessario, chiudere le trasferte ed evitare ogni tipo di rischio, ma anche irrigidirsi ancora di più e studiare l‘adottamento del daspo a vita, un po’ sulla falsa riga di quello che accade in Inghilterra e in altri paesi europei.
“Non è possibile che ogni domenica succeda qualcosa”
Piantedosi è seccato dall’ennesimo episodio del tifo violento e non intende più accettare situazioni di questo genere: “Intendo agire secondo il principio di massima precauzione – spiega il titolare del Viminale -. Non è possibile che ogni domenica anche per il calcio minore siano impiegate risorse così cospicue delle forze dell’ordine. Non è possibile vedere certi episodi. Non dobbiamo fare di queste situazioni qualcosa che ci passa sotto il naso senza che se ne consideri l’importanza. L’impostazione, ripeto, sarà di massima precauzione, quando ci saranno degli indicatori adotteremo delle misure anche più dure”.
Anche del divieto di trasferta, viene chiesto al ministro: “Vediamo. Bisogna agire in un’ottica di massima prevenzione e vedere il fenomeno nella sua complessità”.