Insieme a Claudio Descalzi di Eni e al leader di Confindustria Carlo Bonomi, la premier Giorgia Meloni si è recata ieri sera in Algeria per confermare la cooperazione internazionale tra i due Paesi dopo il viaggio compiuto da Mario Draghi lo scorso aprile.
Nel suo discorso insieme al presidente della Repubblica Popolare Tebboune, il presidente del consiglio ha toccato due temi principali che contraddistingueranno l’asse Roma-Algeri: l’immigrazione e l’approvvigionamento energetico.
Meloni in Algeria, le dichiarazioni del Presidente del Consiglio
Giorgia Meloni in visita in Algeria a vent’anni di distanza dalla firma del Trattato di Amicizia e di Cooperazione del Paese nordafricano con l’Italia per siglare il seconda dichiarazione congiunta lungo l’asse Roma-Algeri negli ultimi dodici mesi.
Con questo viaggio istituzionale il nuovo governo intende dimostrare quanto l’Algeria sia per l’Italia un partner affidabile di rilievo strategico
Estratto della conferenza stampa di Giorgia Meloni in Algeria
Queste le prime parole di Giorgia Meloni pronunciate in conferenza stampa dalla capitale africana.
La dichiarazione congiunta firmata questa mattina “sottolinea da una parte l’eccellenza delle relazioni esistenti, ma afferma anche la volontà condivisa di collaborare in nuovi campi, da quello energetico a quello culturale”. L’obiettivo a lungo termine è quello di “realizzare con l’Algeria una partenariato che possa consentire a entrambi i Paesi di alimentare le proprie prospettive di crescita e sviluppo, nell’ottica di costruire un ponte tra la sponda nord e la sponda sud del Mar Mediterraneo”.
Sul dossier energetico, Meloni è consapevole della centralità dell’Algeria in virtù della transizione dal gas russo ad altri accordi commerciali. Oggi Algeri è il principale importatore dell’oro bianco, “e la cooperazione energetica si estenderà anche alla transizione sostenibile e alle energie rinnovabili”. Ma il dossier prevede anche l’aumento della capacità di trasporto, la realizzazione di cavi sottomarini per l’elettricità e di un nuovo gasdotto, l’aumento del volume di produzione di Gnl: in breve, la realizzazione pratica del mix energetico come superamento dell’attuale crisi.
Segue il punto stampa con i giornalisti
Uscendo dal palazzo ministeriale di Tebboune, la leader di Fratelli d’Italia ha prestato la sua voce a un punto stampa con i giornalisti italiani.
Con tono solenne, Meloni ha parlato di “colloquio molto solido, in cui la presenza italiana è ben vista“. Il nostro Paese riesce dunque a essere un partner credibile grazie a una forma di “cooperazione non predatoria” attuata “per aiutare nella crescita delle nazioni con cui coopera“. Questa mattina la delegazione italiana si è recata al Giardino dedicato a Enrico Mattei, “che qui è considerato alla stregua di un eroe nazionale“: a proposito del Piano la premier sottolinea come il progetto sia spalmato lungo l’intero orizzonte di legislatura.
Successivamente il primo ministro tricolore ha ricordato come l’esistenza di relazioni efficaci tra Europa e Nord Africa sia essenziale per il Vecchio Continente, in questo momento soprattutto per gli interscambi energetici. L’Italia sicuramente intasca dal viaggio di questi due giorni un vantaggio competitivo importante grazie agli accordi stipulati tra i colossi dell’energia nazionale e tra i vertici industriali.
Il suo discorso si conclude con un altro punto positivo che riguarda la competitività economica delle aziende italiane nel mercato algerino: Meloni assicura che Tebboune lavorerà per introdurre delle riforme che facilitino gli investimenti dall’estero, facendo atterrare anche quell’insieme di conoscenze al momento sconosciuto.