Camorra Roma condanne clan Moccia, la sentenza di oggi del tribunale di Roma ha condannato 5 persone appartenenti o legate al clan di stampo camorristico. Le accuse vanno, a vario titolo e a seconda delle posizioni, dall’estorsione alla fittizia intestazione di beni, con l’aggravante del metodo mafioso. Al processo si è arrivati dopo l’operazione del settembre 2020 della Direzione distrettuale antimafia di Roma, coordinata dal pm Giovanni Musarò e condotta dai carabinieri del comando provinciale di Roma, che aveva portato al sequestro di cinque locali e all’arresto di 13 persone.

Camorra Roma condanne clan Moccia, 9 anni al capo famiglia Angelo

La sentenza più dura dei giudici è arrivata per il capo clan Angelo Moccia, che ha subito una condanna effettiva a 9 anni di reclusione. Condannate altre 4 persone con bene che vanno da un anno e 4 mesi fino ad 8 anni. Soltanto uno degli imputati è stato assolto. Tra i destinatari dell’ordinanza anche Angelo e Luigi Moccia, ritenuti i capi dell’omonimo clan camorristico. Dall’indagine emersero diversi interessi economici del clan nella capitale e in particolare proprio sui ristoranti del centro. I carabinieri eseguirono anche un sequestro di beni per 4 milioni. I Moccia sono una delle più potenti organizzazioni criminali del panorama nazionale; il loro non è un semplice clan ma una confederazione camorristica di vastissime dimensioni, per numero di affiliati ed estensione del territorio controllato: Afragola, Casoria, Arzano, Caivano, Cardito, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore e tutti i comuni della cinta nord di Napoli. E poi Roma dove il potere era tale da spaventare anche i criminali locali.

L’ultimo grande arresto per mafia a Ostia

La situazione della mafia a Roma vede protagonisti sempre gli stessi clan con quello degli Spada in prima linea per gestire il traffico di droga sul litorale romano. L’ultima grande operazione del Ros dei carabinieri coordinata dalla procura di Reggio Calabria, guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri aveva portato proprio all’arresto il 13 dicembre di 76 persone nelle varie regioni d’Italia tra cui per l’appunto due personalità del clan di Ostia. Una guerra quella contro la criminalità organizzata nella Capitale che non accenna a diminuire.