Quando inizia lo sciopero dei benzinai e gli orari? Questa è la domanda che si fanno tutti gli automobilisti che utilizzano le due e le quattro ruote soprattutto per recarsi al lavoro. Ieri l’appello del ministro delle Imprese e del Made In Italy Alberto Urso era stato quello di annullare l’agitazione sindacale prevista dal 24 al 26 gennaio, ma non si è fatta attendere la risposta delle associazioni di categoria che hanno specificato di non poter far altro che procedere lanciando anche una frecciatina al governo. Lo sciopero resta assolutamente confermato, con conseguenze gravi per i lavoratori.
Quando inizia lo sciopero dei benzinai e gli orari? La nota delle associazioni al Governo e la risposta degli automobilisti
“Lo stop era ed è confermato e le dichiarazioni del ministro sono l’ennesima dimostrazione della confusione in cui si muove il Governo in questa vicenda. Questo botta e risposta rischia di chiudere ogni residua possibilità di concludere positivamente la vertenza in atto“, replicano con una nota congiunta i presidenti di Faib, Fegica e Figisc/Anisa, chiedendo l’intervento diretto di Palazzo Chigi. Dal canto suo gli automobilisti hanno annunciato un contro sciopero contro la serrata dei benzinai, spiegando di non voler fare il pieno in quella che si preannuncia una vera e propria “guerra sociale del carburante”. Lo sciopero inizierà a partire dalle ore 19 del 24 gennaio e terminerà alle 19 del 26 gennaio riguardando anche le autostrade e le stazioni self service.
Le motivazioni dello sciopero dei benzinai per il caro carburante
“C’è un tavolo di confronto che terremo aperto in maniera continuativa finche’ non ci sarà un riordino del settore. Non c’è alcuna intenzione da parte dell’esecutivo di penalizzare o, ancora peggio, di colpevolizzare la categoria dei benzinai. Urso ha quindi parlato di zone d’ombra che danneggiano coloro che lavorano in piena onestà“, vale a dire la stragrande maggioranza dei gestori. I benzinai dal canto loro non vogliono esporre un cartello che indichi il prezzo medio regionale e protestano per questo motivo. Sulla riduzione delle accise invece Urso ha giustificato “È stata una scelta ben precisa del governo. La riduzione delle accise è stata fatta in un momento straordinario e a tempo, ma ha portato beneficio soprattutto ai piu’ abbienti. Noi abbiamo invece deciso di destinare le risorse a disposizione per i meno abbienti, alle imprese e alle famiglie, soprattutto quelle più numerose. Nei momenti di crisi si aiutano i più deboli”. Non resta che attendere gli sviluppi delle prossime ore con una corsa contro il tempo per evitare un’agitazione sindacale che rischia di mettere in ginocchio il trasporto su gomma di mezzi privati e commerciali.