Credito d’imposta esercenti 2023 per registratori telematici: ecco di cosa si tratta e come utilizzare il relativo bonus. L’incentivo arriva dalla conversione nella legge 6 del 2023 del decreto “Aiuti quater”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale lo scorso 17 gennaio. Il provvedimento prevede aiuti, bonus e crediti d’imposta a favore di imprese, esercenti, Terzo settore e famiglie. Più nel dettaglio dei commercianti, è stato predisposto il credito d’imposta per l’adeguamento dei registratori telematici di cassa al fine di facilitare la lotteria degli scontrini. Si tratta, dunque, degli esercenti che svolgono attività di commercio al minuto e che sono obbligati a memorizzare e trasmettere telematicamente i dati dei corrispettivi giornalieri. Il bonus è pari al 100% dei costi sostenuti nell’anno in corso ma sono presenti massimali e modalità di utilizzo del bonus acquisito.

Credito d’imposta esercenti 2023 bonus per registratori di cassa telematici: di cosa si tratta e chi riguarda

I crediti d’imposta per i registratori automatici degli esercenti rientrano tra gli aiuti previsti dal decreto “Aiuti quater” a favore dei soggetti passivi Iva che devono registrare e inviare in via telematica le informazioni sui corrispettivi giornalieri, secondo quanto prevede il comma 1, dell’articolo 2, del decreto legislativo 127 del 2015. Il bonus spetta dunque alle attività di commercio al minuto e relative attività assimilate previste dall’articolo 22 del decreto del Presidente della Repubblica 633 del 1972, che adeguino i propri registratori di cassa telematici in modo da essere abilitati per la lotteria degli scontrini. L’obiettivo è quello di facilitare la nuova lotteria di tipo istantaneo, secondo quanto già prevedeva il comma 4 bis, dell’articolo 18, del decreto legge 36 del 2022. La spesa per l’adeguamento dei registratori di cassa produce un bonus se sostenuta durante l’anno 2023 fino al limite di 50 euro per ciascun dispositivo adeguato.

Come usare il bonus in compensazione per i commercianti passivi Iva

In ogni caso, il governo ha stanziato risorse pari a 80 milioni di euro per il bonus sui registratori automatici di cassa. Pertanto, gli esercenti dovranno fare attenzione all’avanzamento dei fondi per non rimanere senza credito d’imposta, nonostante l’adeguamento del registratore. La maturazione del credito d’imposta si può utilizzare in compensazione, senza i limiti posti dal comma 53 dell’articolo 1, della legge 244 del 2007, richiamata anche dall’articolo 34 della legge 388 del 2000. In particolare, la compensazione si può effettuare a partire dalla prima liquidazione periodica Iva susseguente al mese nel quale sia stata registrata la fattura dell’adeguamento del registratore di cassa. È necessario, tuttavia, che il relativo pagamento sia avvenuto mediante modalità tracciabili. Infine, si ricorda che per l’utilizzo del bonus e per le altre modalità attuative della misura è necessario attendere il decreto del direttore dell’Agenzia delle entrate.