Beppe Marotta torna alla Juve? La sentenza per il processo plusvalenze che ha condannato il club bianconero a 15 punti di penalizzazione, oltreché alla squalifica di numerosi ex dirigenti come Andrea Agnelli e Fabio Paratici senza contare l’attuale ds Federico Cherubini, ha spinto il popolo bianconero a chiedere sui social il ritorno dell’ad capace di ricostruire la Vecchia Signora dopo Calciopoli. Il pirotecnico pareggio per 3-3 in casa con l’Atalanta non ha fatto altro che alimentare i malumori della piazza. In molti sotto la Mole vorrebbero il ritorno di Giuseppe Marotta, attualmente dg dell’Inter, ma per ora non si ha sentore di alcuna trattativa tra il dirigente e il suo vecchio club. Molti personaggi del mondo Juve però stanno commentando in queste ore l’ipotetico ritorno, ha parlato amche l’ex presidente Giovanni Cobolli Gigli.
Beppe Marotta torna alla Juve? L’auspicio dell’ex presidente Cobolli Gigli
“Le orecchie non so se le troverei in mezzo a tutta quella barba, quindi lascerei stare. Lo ringrazierei per quello che ha fatto nei primi anni della Juve, per gli scudetti vinti, anche grazie all’aiuto di Marotta. Gli direi che ha fatto male a circondarsi di una serie di persone”, sono le parole a Radio Anch’io dell’ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli a proposito di Andrea Agnelli con l’errore peggiore causato proprio dalla separazione dell’ex amministratore delegato “Sono state fatte delle cose che non dovevano essere fatte e che è mancata una persona importante come Marotta. Non voglio divinizzarlo, ma era in grado di gestire bene il settore sportivo“.
La colpa non è solo di Andrea Agnelli
L’ex massimo dirigente della Juventus che ha guidato la ripartenza dopo Calciopoli dal 2006 al 2009 parla anche dell’ipotesi di problemi più gravi in ottica competizioni UEFA per la squadra bianconera: “Gli occhi di tutti sono puntati ora sulla Uefa, mi aspetto un atteggiamento rigido. Evelina Christllin, membro del consiglio FIFA in quota UEFA e tifosa della Juve, ha detto che è una botta pesante, che bisogna ripartire a testa bassa, ma anche lei ha fatto presente che sono state fatte una serie di cose che l’hanno indotta a prendere le distanze dalla dirigenza della Juve”.
La preoccupazione per le intercettazioni
“Caso Plusvalenze? Più preoccupante la manovra stipendi. La storia si ripete nel senso che la Juve potrebbe essere soggetta a penalizzazioni come con Calciopoli, ma qui gli argomenti sono completamente diversi: Calciopoli investigava i rapporti non sani tra le squadre e gli arbitri, qui invece è un discorso che riguarda le plusvalenze. Aspettiamo che la Corte d’Appello della FIGC faccia uscire il suo ricorso per capire le motivazioni per cui solo la Juve ha avuto 15 punti di penalizzazione e le altre squadre no. Non che io voglia che le altre squadre siano penalizzate, ma anch’io ho notato una certa discrepanza concettuale”, le parole di Cobolli Gigli preoccupato dell’atteggiamento emerso dalle intercettazioni per il modus operandi finanziario della vecchia dirigenza “Sulla base di queste intercettazioni indubbiamente si leggono cose spiacevoli: sembrerebbe ci sia stato un cambio di atteggiamento da parte della dirigenza della società negli ultimi anni, da quando la Juve decise di privarsi di Marotta, a seguito dell’acquisto del supercampione Ronaldo”.
Le parole del nuovo presidente Gianluca Ferrero e dell’ad Maurizio Scanavino
L’attuale dirigenza bianconera però non vede nei suoi ranghi Beppe Marotta, infatti il club ha deciso di ripartire dal presidente Gianluca Ferrero: “Di fronte all’ingiustizia bisogna essere compatti e fare ognuno il proprio mestiere. Noi difendendo il club nelle opportune sedi e voi sul campo facendo punti. Oggi più che mai voi rappresentate milioni di tifosi in tutto il mondo“, mentre ai microfoni di DAZN ha parlato anche il nuovo AD Maurizio Scanavino “Che sia una sentenza ingiusta non lo crediamo evidentemente solo noi della Juventus e i nostri tifosi. In questi giorni ho apprezzato e per questo ringrazio tifosi di altre squadre, gente che lavora nel calcio da tanto tempo, personaggi anche noti che partecipano a palinsesti televisivi o hanno importanti format social che hanno compreso assolutamente l’esagerazione e l’iniquità di queste decisione. Io credo che abbiano compreso che la giustizia federale può comportarsi in modo sommario e ingiusto, e questo crea preoccupazione, perché oggi può succedere alla Juventus, domani può succedere a qualunque altra squadra”.