Brasile genocidio, una storia allucinante e incredibile. Pazzesca se si considera che siamo nel 2023 e in un paese industrializzato e sviluppate come il Brasile ci debbano essere persone che muoiono di fame.
Il ministro della Giustizia e della Pubblica sicurezza, Flavio Dino (Psb), ha ordinato l’apertura di un’indagine su presunti reati di genocidio e crimini ambientali nella regione del popolo Yanomami, nello stato del Roraima.
Ieri il presidente Luiz Inácio Lula da Silva si era recato nel Roraima per affrontare l’emergenza della popolazione indigena colpita da una gravissima crisi sanitaria, alimentare e ambientale causata in larga parte dall’invasione dei garimpeiros, i minatori e cercatori d’oro illegali, favoriti dalle iniziative politiche del governo Bolsonaro.
Brasile genocidio. Lula: “E’ tutto disumano”
Lula, che ha firmato un decreto che istituisce un comitato di coordinamento nazionale che avrà 90 giorni di tempo per discutere azioni a sostegno degli Yanomami, era accompagnato da Dino, e dalla ministra per i Popoli indigeni Sonia Guajajara.
Venerdì il ministero della Salute aveva dichiarato un’emergenza sanitaria pubblica di importanza nazionale.
“Quello che ho visto qui è disumano”. L’inquietante affermazione è di Luiz Inácio Lula da Silva dopo aver visitato un centro medico nella zona rurale di Boa Vista nel Roraima, lo stato più a Nord del Brasile, dove sabato 21 gennaio – accompagnato da una grande comitiva di ministri e militari.
il neo eletto presidente brasiliano, si è recato per verificare di persona la crisi sanitaria e alimentare in cui si trovano gli Yanomami nella più grande e antica riserva indigena del Paese.
Denutriti e malati, le immagini degli indios fanno il giro del mondo
Le foto degli indios denutriti e impauriti nei baracconi in legno ricordano altre epoche. Sembrano immagini di guerra e di sterminio. Sono immagini che impressionano, raccapricciano e hanno fatto rapidamente il giro del mondo.
La grave crisi umanitaria ha spinto il ministero della Salute del neo eletto governo Lula a dichiarare lo stato d’emergenza nello stato brasiliano in cui – secondo l’Istituto brasiliano di geografia e statistica – vive la maggiore popolazione indigena del paese. Nel Roraima vivono poco meno di 500mila persone, di cui 50mila si dichiarano indios.
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