Chi ha la legge 104 può richiedere i permessi il sabato e domenica? Le dinamiche lavorative sono tante, spesso si è vincolati allo svolgimento dell’attività lavorativa anche di sabato e domenica. Tuttavia, esistono delle circostanze che permettono di assentarsi dalle ore lavorative da svolgere nei weekend.
Il legislatore nella legge quadro per i diritti dei disabili, ha previsto l’assenza dal lavoro per coloro che si occupano dell’assistenza del figlio, genitore o familiare disabile.
Permessi legge 104: sabato e domenica
Diverse attività lavorative prevedono la continuazione del lavoro anche nel fine settimana, ragion per cui il lavoratore deve risultare presente durante le ore di lavoro.
In linea sommaria, le ore e le giornate lavorative vengono fissate in sede contrattuale. In base alle esigenze e laddove viene consentito dal datore di lavoro è possibile scegliere per un contratto lavorativo full time o part- time.
La differenza consiste nelle ore di lavoro, per un full time si prevede un’attività lavorativa eseguita nelle 40 ore a settimana, mentre per il part time la durata delle ore lavorative scende sotto le 40 ore settimanali.
Non esiste la possibilità di scegliere i giorni da lavorare e altri da scartare.
In teoria, l’attività lavorativa viene esercitata in tutti i giorni indicati dal contratto. È, possibile, lavorare dal lunedì al venerdì o dal lunedì fino alla domenica. I diritti dei lavoratori restano invariati e uguali per tutti. La normativa prevede per il lavoratore la remunerazione per le ore o giorni di svolgimento dell’attività lavorativa.
Nello specifico, un lavoratore “tipo” ha diritto a percepire un equo compenso per l’attività lavorativa svolta, ferie, festività e permessi legge 104.
Nello stesso modo, appare chiaro l’esigenza di capire cosa prevede la normativa in materia di permessi legge 104 per il sabato e la domenica.
Alla fine, sono tanti i rapporti di lavoro in essere, che prevedono il lavoro nei giorni festivi, weekend e notturni. Per evitare di ricevere un diniego nell’uso dei permessi di sabato e domenica, è importante capire cosa dice la vigente normativa.
In particolare l’articolo 33, comma 3, della legge n. 104 del 5 febbraio 1992, recita:
“Viene riconosciuto il diritto ad usufruire di tre giorni di permesso mensili retribuiti in favore di lavoratori dipendenti che prestino assistenza al coniuge, a parenti o ad affini riconosciuti in situazione di disabilità grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3 della legge n. 104/92”.
Weekend nei permessi 104, ecco quando e come
Non tutti possono considerare il sabato e la domenica come giorni di assoluto riposo o di svago personale. Spesso, il lavoratore deve confermare la presenza sul posto di lavoro.
Per coloro che possono godere dei permessi legge 104, il weekend rientra nei giorni assoggettabili al beneficio.
In buona sostanza, il lavoro eseguito di sabato e domenica, viene considerato come giorno lavorativo, per cui rientra nel godimento del diritto ai permessi 104.
Quanti permessi 104 si possono prendere al mese?
Se la richiesta arriva direttamente dal lavoratore per uso personale, in questo caso, egli ha diritto a tre giorni di permesso nell’intero arco del mese.
Il lavoratore, inoltre, può richiedere il frazionamento dei permessi in ore.
Viceversa, il discorso cambia, se chi ha bisogno di richiedere i permessi è un lavoratori caregiver, ovvero coloro che si occupano dell’assistenza del famigliare disabile. Se il permesso viene richiesto per la cura del figlio disabile, in questo caso, il beneficio viene adattato in base all’età anagrafica del familiare (figlio), per cui si richiedere il permesso.
La norma quadro legge 104, prevede una distinzione per il rilascio dei permessi per i figli e per i familiari disabili.
L’ INPS, dal proprio sito, spiega che:
“ i genitori lavoratori di figli disabili in situazione di gravità di età compresa tra i tre e i dodici anni di vita e i genitori adottivi o affidatari, possono beneficiare:
tre giorni di permesso mensile, anche frazionabili in ore;
prolungamento del congedo parentale”.
In particolare, il legislatore ha previsto una diversa applicazione della norma distinta tra minori. Infatti, per i figli minori di anni tre, al lavoratore spetta il godimento di 3 giorni di permesso retributivo, scorporato anche in ore.
Viceversa, se il minore rientra in un’età anagrafica compresa tra 3 e 12 anni, in questo caso, il lavoratore può richiedere il congedo parentale, ovvero il prolungamento del beneficio.
Le condizioni retributive cambiano, in quanto, non vengono rilasciati 3 giorni di permessi retributivi, ma bensì, con il congedo parentale diventa il 30 per cento della remunerazione percepita nello stipendio. Oltretutto, il beneficio può essere goduto per un triennio.
Infine, per il minore di 12 anni di età, al lavoratore spettano i permessi legge 104.