Scanavino ad Juve sentenza iniqua, le parole del dirigente bianconero prima della gara con l’Atalanta. La rabbia non è ancora passata in casa Juventus. Tutt’altro.
“È una sentenza ingiusta e non lo crediamo solo noi: ringrazio quanti hanno compreso l’esagerazione di queste decisioni. La giustizia federale può comportarsi in modo sommario e ingiusto e questo crea preoccupazione, oggi è successo alla Juve ma può succedere ad altre società”, le parole dell’Amministratore delegato della società bianconera Maurizio Scanavino che ai microfoni di Dazn prima della partita con l’Atalanta ha commentato la penalizzazione di 15 punti decisa dalla Corte d’Appello della Figc.
Scanavino ad Juve sentenza iniqua. Fischi all’inno di serie A ma anche ad Agnelli
Scanavino non si arrende e va avanti, almeno questo si evince dalle sue parole ancora cariche di disappunto e tanta amarezza. “In questi giorni ho apprezzato tifosi di altre squadre, gente che lavora nel calcio da tanto tempo, personaggi anche noti che partecipano a palinsesti televisivi o importanti format social, che hanno compreso assolutamente l’iniquità di queste decisioni”.
All’ingresso delle squadre, i tifosi della Juve hanno fischiato in modo assordante prima l’arrivo dei cartelloni e poi l‘inno della Serie A. Molti anche i cori contro l’ex presidente Andrea Agnelli, contestato dalla Curva Sud bianconera anche con un duro comunicato.
Juve arrabbiata ma prende le distanze da chi minaccia il Pm Chiné e Gravina
Scanavino ha peraltro condannato le minacce circolate sui social contro il procuratore della Figc, Giuseppe Chinè, e il presidente federale. “Prendiamo le distanze da quelle espressioni di minaccia e odio di pseudo tifosi nei confronti di Chinè, del presidente della Figc Gravina e della sua famiglia. Noi sosterremo la nostra difesa con grande competenza, rispetto nei modi e nelle sedi“, ha assicurato.
“Dobbiamo essere pronti a tutto pronti a tutto“, ha aggiunto, “purtroppo questa sentenza ci ha insegnato che e’ inutile essere ottimisti o pessimisti, bisogna essere preparati, pronti, determinati, questo è quello che faremo. Per la verità, anche in questa situazione, che non ci aspettavamo potesse avere questa dimensione, è un qualcosa che comunque stava nelle opzioni. Non siamo impreparati e faremo meglio, su questa sentenza e su tutte le altre che ci aspettano“