Non solo cassata, arancini e pasta alla norma: i piatti tipici della cucina siciliana sono moltissimi e vanno dall’antipasto al dolce, passando per primi e secondi assolutamente indimenticabili. La tradizione gastronomica dell’isola è molto variegata e in grado di soddisfare i gusti più diversi. Le sue ricette risentono degli influssi culturali dei diversi popoli che qui si sono avvicendati e rappresentano quindi un vero e proprio melting pot di sapori: nord africani, greci, arabi, spagnoli, normanni e francofoni.

Ne abbiamo selezionati 5, da provare assolutamente.

I 5 piatti tipici della cucina siciliana da assaggiare

  • Pasta con le sarde. Un vero must della cucina isolana, questa ricetta tradizionalmente si prepara con i bucatini conditi con un sugo a base di sarde fresche, finocchietto selvatico, cipolla, acciughe salate, pinoli, uvetta, zafferano e pangrattato tostato. Di questa golosa pasta esistono diverse varianti: la trappitara di Trappeto (PA), fatta in bianco, la milanesa, che prevede l’uso di sarde sotto sale e l’aggiunta di salsa al pomodoro, e la messinese, senza zafferano.
  • Pasta ‘ncasciata. Questa ricetta è stata resa famosa dal commissario Montalbano, il personaggio letterario di Andrea Camilleri che ne va pazzo e se ne fa preparare in grandi quantità dalla domestica Adelina. Si tratta di una ricetta tipica della tradizione messinese, che prende il nome dalla tecnica di cottura, che prevedeva di rivestire la casseruola con le braci ardenti su cui era posta. Si prepara con maccheroni, carne trita, caciocavallo, melanzane e salsa di pomodoro, ben amalgamati tra loro e messi in forno ben spolverati di parmigiano.
  • Pani câ meusa. Tra i piatti tipici della cucina siciliana non può mancare il panino con la milza, street food per eccellenza, tipico della città di Palermo. E’ composto da una vastedda, panino tondo ricoperto da semi di sesamo, farcito con un mix di frattaglie, bollite o cotte al vapore e fritte nella sugna. La méusa, in particolare, è un composto di milza, polmone e trachea di bue, il cui nome deriva dalla crasi tra l’antico vocabolo germanico mīlzi e melsa, il suo corrispettivo in lingua catalana. Il panino con la milza può essere servito in due versioni: schettu, condito con sale, pepe e aromatizzato dal limone, o maritatu, guarnito da caciocavallo e ricotta di pecora.
  • Sfincione. Restando sempre nell’ambito dello street food palermitano, ecco a voi lo sfincione, una focaccia di pasta lievitata cotta in forno, solitamente condita con salsa di pomodoro, cipolle, origano, alici e caciocavallo.
  • Pasta con i tenerumi. Tipica del palermitano, è una minestra estiva con i germogli e le foglie tenere dello zucchino, ovvero i tenerumi. La versione più classica è quella in brodo con gli spaghetti spezzati oppure, con gli spaghetti integri, si può fare asciutta come una normale pasta. Si prepara calando gli spaghetti nell’acqua nella quale sono stati lessati i tenerumi e lo zucchino, poi si aggiunge la salsa picchi pacchi (pomodoro rosolato in aglio e olio) e, a fine cottura, una dose bella abbondante di caciocavallo o ricotta stagionata a scaglie. Infine si mescola bene per far sciogliere leggermente il formaggio e si serve tiepida.