Il Vescovo di Mazara del vallo si è fermato a conversare con i giornalisti all’uscita della parrocchia Madonna di Fatima di Campobello di Mazara, vicino Trapani, a pochi chilometri di dove è stato trovato il covo del capomafia Matteo Messina Denaro, arrestato poco fa dopo oltre trent’anni di latitanza.
È uno che ha ammazzato tanto, ha sparso tanto sangue, ha ucciso tanti innocenti, il bimbo. Non credo possa pentirsi, che abbia voglia di parlare. Se non ci fossero state tante coperture, per affetto, per amicizia o per paura, sarebbe stato arrestato prima. In questi nostri ambienti non si può dire di no non per paura ma per intimità, per vita trascorsa insieme. Oggi ha vinto lo Stato, ora spero che vinca la nostra gente, che esca dalla situazione di paura e finalmente possano tutti esultare. Usciamo sulle piazze ed esprimiamo la nostra soddisfazione, ma anche il nostro no alla mafia e a tutti i malavitosi. Chi sa, parli, perché potrebbe svelare fatti che possono giovare a tante indagini.
Nel 2013 Monsignor Mogavero negò i funerali al boss di Mazara del Vallo Mariano Agrate. Quella scelta fece molto discutere, soprattutto la vedova di Agate che lo accusò
Di non seguire anche solo in parte i mirabili comportamenti manifestati da giusti rappresentati della Chiesa, qual deve essere considerato, tra i diversi, padre Pino Puglisi, che ha veramente dedicato la propria vita alla fede
La famiglia Agate chiese addirittura di sbattezzarsi, ma riguardo alle sue scelte, compresa quella di negare il funerale, il Vescovo ha così concluso.
Non ci vuole tanto coraggio, ci vuole essere coerenti col proprio ministero
Ma non è la prima volta che il prelato affronta questi temi, lo ha fatto anche durante alcune messe, come quelle per l’anniversario della morte di Rita Atria a Partanna e sul giornale di cui è stato direttore editoriale.