Ha deciso di smentire le voci secondo le quali avrebbe rinnegato suo padre, Lorenza Alagna, la figlia 26enne del boss di Cosa Nostra, rivendicando la legittimità di ogni sua futura decisione sul rapporto col genitore, inclusa la possibilità di andare a fargli visita in carcere. Dopo la cattura di Messina Denaro a Palermo e la scoperta di alcuni diari in cui l’uomo parlava della figlia avuta con Francesca Alagna, molte ricostruzioni fornite dai media avevano attribuito alla ragazza la scelta – rivelata dai familiari – di non voler più vedere il padre. Ma a quanto pare non si tratterebbe della verità.
Lorenza Alagna figlia Messina Denaro: le dichiarazioni dopo l’arresto
Il complicato rapporto padre-figlia tra Matteo Messina Denaro e Lorenza Alagna, sottinteso anche nella decisione della ragazza di voler mantenere il cognome materno, è emerso chiaramente da alcuni scritti ritrovati in uno dei covi usati dal boss nel corso della sua lunga latitanza. “Perché è arrabbiata con me?”, si chiede Messina Denaro in una nota, mentre affida al carteggio con Tonino Vaccarino, ex sindaco di Castelvetrano infiltrato dai servizi segreti, il suo rammarico per non averla potuta conoscere. “Non conoscere i propri figli è contro natura”, si legge nella lettera.
Ora Alagna ha deciso di smentire, attraverso il suo legale, le voci secondo cui avrebbe rinnegato suo padre ed escluso a priori ogni possibilità di andare a fargli visita in carcere. “Sono state diffuse attraverso i mezzi di informazione a tiratura nazionale e di divulgazione online, sin dai giorni immediatamente successivi all’arresto e con ritmo sempre più incessante ed insistente, notizie destituite di ogni fondamento, riguardanti una presunta manifestazione di volontà da parte di Lorenza Alagna di rinnegare ogni contatto con il padre. Si smentisce in modo categorico tutto ciò che è stato pubblicato falsamente” ha fatto sapere in una nota l’avvocato Franco Lo Sciuto.
Lo stesso legale ha poi confermato che tra Messina Denaro e la figlia non ci sarebbero mai stati contatti; nonostante ciò, la ragazza non avrebbe intenzione di escludere eventuali rapporti con il padre dopo l’arresto. “Lorenza Alagna – ha proseguito l’avvocato – mai ha rilasciato alcuna dichiarazione che potesse indurre a ritenere la volontà di rinnegare ogni contatto con il padre a seguito dell’avvenuto arresto, con la doverosa precisazione che mai e poi mai sono intervenuti contatti con lui fin dalla nascita“. E ha aggiunto: “La sfera padre-figlio è intangibile e insindacabile e, come tale, deve rimanere rigorosamente riservata. Non possono, pertanto, tollerarsi indebite intromissioni nella sfera di questi rapporti, le cui dinamiche devono restare estranee alle cronache ed alle critiche da parte di giornalisti, sociologi, opinionisti, mass-mediologi e di tutte quelle figure che, a vario titolo, dispensano sapere e giudizi sui mass-media. Ogni ulteriore intervento sul punto dovrà ritenersi indesiderato, inopportuno e fonte di sicuro turbamento per Lorenza”.
“Le indebite interferenze ad oggi rilevate, hanno persino attinto la sfera dei rapporti riguardanti il nucleo familiare costituito da Lorenza e dal di lei compagno” ha aggiunto il legale, concludendo: “Lorenza Alagna vuole rivendicare la incontestabilità e legittimità di ogni scelta personale e intima attinente alla sfera dei rapporti con il padre mai rinnegato“. Tra queste, potrebbe esserci quella di andare a fare visita all’uomo, attualmente detenuto in regime di 41 bis nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila, dove sarebbe già stato sottoposto al primo ciclo di chemioterapia per la cura del suo tumore al colon. Una delle ipotesi sulla cattura, avanzata negli scorsi giorni dal giornalista Michele Santoro, è che l’uomo possa aver allentato le sue difese e si sia lasciato prendere anche per riavvicinarsi ai suoi familiari – che potranno fargli visita una volta al mese sotto sorveglianza -, vista la sua condizione di malato terminale.