Il dietrofront di FDI sull’emendamento che prorogava le concessioni balneari “ci lascia un po’ sopresi ma forse fa parte di una strategia diversa da parte del governo di affrontare direttamente questa situazione. Questa è l’unica spiegazione che so darmi. Avevamo emendamenti che con sfaccettature diverse comunque davano un segnale un importante di una volontà politica, di mettere mano alle concessioni tutelando le imprese nazionali, le imprese italiane. Speriamo che abbiamo un migliore percorso gli altri emendamenti, come quello presentato dal senatore Maurizio Gasparri”, così Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari, intervenuto al Tg Plus di Cusano Italia Tv condotto da Aurora Vena.
Balneari, dietrofront di Fratelli d’Italia: decade l’emendamento Menunni
La senatrice di Fratelli d’Italia, Lavinia Menunni, aveva presentato un emendamento al decreto Milleproroghe, che arriverà in aula lunedì, per eliminare il termine del 31 dicembre 2023 ed estendere l’efficacia delle concessioni balneari fino al varo della riforma complessiva di settore.
“Se questa è una direttiva europea – continua Licordari – non capisco perché altri Paesi come Spagna e Portogallo, hanno saputo tutelare le loro imprese con una normativa specifica dando periodo di concessione che durano addirittura fino a 75 anni. Sono più di 12 anni che stiamo combattendo con questa cosa e sta esasperando gli imprenditori. Applicare la direttiva Bolkestein al nostro settore, che è un molto davvero variegato e non comprende solo i balneari, riguarderebbe località anche di pregio e dopo quello che è successo in Europa con il caso Panzeri, noi troviamo la fondatezza di quello che ripetiamo da anni. Cioè che ci sia un disegno ben preciso, da parte di qualcuno che paga i personaggi che gironzolano nelle istituzioni europee, per attuare una direttiva in modo distorto”.
Licordari: “La proroga delle concessioni è solo un contentino”
Quello dei balneari è uno dei temi che ha compattato il centrodestra anche sotto il governo Draghi, allora diviso tra Forza Italia e Lega che sostenevano l’esecutivo e Fratelli d’Italia che si opponeva.
“Questa problematica – ricorda il presidente di Assobalneari – è stata oggetto di campagna elettorale da parte delle forze politiche che ora sono al governo. Ritengo che questa situazione verrà affrontata dal nostro governo, credo che non si tireranno indietro ma lo dico nella totalità della compagine governativa. Perché sia Fratelli d’Italia, sia Forza Italia, sia la Lega, ognuno con sfaccettature diverse, si sono dichiarati a favore della tutela delle imprese turistiche e balneari. La proroga non deve essere un contentino da dare alle imprese ma deve essere l’opportunità e l’occasione per la premier Meloni di aprire un tavolo di confronto con la Commissione Europea per far valere sia i principi giuridici che quelli politici ed economici.
Forza Italia ha invece segnalato due suoi emendamenti sulla proroga, con la Lega che li ha fatti suoi sottoscrivendoli.
“Anche Matteo Salvini, ad esempio in occasione delle consultazioni per le elezioni dell’ex presidente del Consiglio, per ben due volte disse che le spiagge italiane non devono essere portate via. Noi abbiamo fiducia che oggi, con il ruolo che ricopre come ministro delle Infrastrutture, farà la sua parte per tutelare le imprese balneari, sono certo di questo. Uno degli emendamenti che circolano in queste ore al Milleproroghe è presentato proprio dalla Lega e chiede che a concertare il tavolo di confronto tra i vari ministeri sia il Mit. Ma io ritengo che questa materia oggi sia tenuta in capo alla Presidenza del Consilio perché c’è una ferma volontà della presidente di mettere mano alla questione e risolverla”, conclude Licordari.