L’assemblea Pd oggi è terminata con l’approvazione congiunta del regolamento congressuale insieme al manifesto lavori anticipato in mattinata. A chiudere la giornata è stato Enrico Letta, segretario dem in uscita e in attesa di capire come andranno le primarie di partito in programma nelle prossime settimane. Durante il pomeriggio, l’ex Presidente del Consiglio ha sostanzialmente fatto capire di essere pronto a passare il proprio testimone: “La vita è fatta così, oggi sono capace di guardarlo con disincanto. Ho vissuto la fase politica in cui non bastano tre telefonini per rispondere a tutti quelli che ti cercano, poi c’è la fase in cui il telefonino non suona mai, io sto per rientrare in quella.”

Poi, Letta ha continuato così: “Oggi è la giornata del nostro orgoglio ritrovato, dopo mesi che ne abbiamo subite di tutti i colori. Sono sicuro che vinceremo le prossime elezioni. Candidati dem? Sono tutti convincenti, faccio fatica a scegliere chi votare fra voi quattro. Ricordate sempre David Sassoli, diamo attenzione e ascolto a tutti, col sorriso sulle labbra”.

Assemblea Pd oggi, le parole di Letta e Bonaccini

Quindi, Letta ha chiuso l’assemblea congressuale in corso all’Auditorium Antonianum a Roma in questa maniera: “Viviamola e vivetela con tanta autenticità questa fase. E siccome sono in vena di citazioni evangeliche oggi, voglio terminare con una canzone che mi è venuta in mente proprio in questa giornata molto bella. È una delle canzoni che in parrocchia mi piacevano di più e che ripetevo sempre più spesso e che ovviamente racconta di un episodio evangelico. È l’episodio delle tre tende, della trasfigurazione sull’alto monte. Lì si trovano i discepoli con Gesù, Elia e Mosè ed è bellissimo il momento che vivono insieme. E si dicono: ‘ma facciamo tre tende, restiamo qui, fermiamoci qui perché è bellissimo stare insieme a Gesù, Elia e Mosè”. E invece il canto di chiesa termina con l’invocazione. Dice: ‘no, andiamo nella valle, non stiamo qui noi da soli a godere di questa bellezza’, Voglio terminare con questo invito: andiamo nella valle, parliamo con le persone, viviamo con le persone, non stiamo lì fermi e trasfigurati. Viviamo il tempo che ci è dato con la voglia e la forza di stare dentro questa dinamica. Vorrei che uscissimo da questa giornata forti del del nostro orgoglio ritrovato. Oggi è finito l’inverno, comincia la primavera.”

Infine, è intervenuto anche Stefano Bonaccini – prossimo candidato per la segreteria dem: “Finalmente da domani si entra nel vivo di questo percorso congressuale e io penso che dobbiamo la costituente aprirla dopo. Tenerla aperta per i prossimi mesi, provando a capire come parliamo al Paese e non a noi stessi e cercando di richiamare quelle persone che se ne sono andate e hanno anche votato a destra”. Poco prima, Bonaccini si era augurato la vittoria, tendendo la mano ai rivali: “Se vincerò chiederò ad Elly, Gianni e Paola di darmi una mano, se perdo mi metterò a disposizione di chi ha vinto, senza chiedere nulla per me”.

Inizia una nuova era all’interno del partito. Resta solo da capire chi sarà il nuovo soggetto a tirare le fila.