È emergenza infermieri in carcere secondo il comunicato Nursing Up che riporta “dati allarmanti sulle carenze di personale”. Da un report è emerso che ci sono “numeri drammatici”, alcune carceri hanno 31 infermieri per 600 detenuti, con turni che vedono al lavoro anche solo due professionisti.
Il presidente del sindacato Antonio de Palma ha le idee chiare.
Urge un intervento del ministro degli Interni per comprendere realmente cosa stia accadendo nelle nostre carceri. Chiediamo ulteriori report dettagliati, anche nelle altre case di detenzione italiane, che possano mettere in luce le drammatiche realtà dei fatti e che rappresentino una forma di tutela. Sia per gli operatori sanitari impegnati ogni giorno a contatto con i detenuti, sia per gli stessi soggetti che stanno scontando una pena, bisognosi di essere supportati da personale sanitario numericamente adeguato ai propri fabbisogni.
Emergenza infermieri in carcere, De Palma: “Le direzioni carcerarie rendono noto di dimissioni a raffica”
I dati indicano chiaramente che siamo di fronte, per certe realtà carcerarie, a una sproporzione enorme: professionisti che devono affrontare la super affollata realtà dei nostri detenuti e sono costretti, in strutture di massima sicurezza come il carcere di Opera, a fronteggiare le problematiche di salute, nonché psicologiche (dipendenze, autolesionismo, aggressività), di ben 600 reclusi, laddove gli infermieri sono addirittura rimasti solo in 31 rispetto ai 56 previsti, di per sé davvero già insufficienti. Non va meglio a Milano San Vittore (17 infermieri), a Bollate che ha appena 8 infermieri, o in realtà come il Beccaria”, sempre a Milano, “dove ci sono le complesse problematiche dei minorenni, a fronte di due soli infermieri”.
Secondo De Palma i numeri sono disposti a peggiorare sempre di più: in continuo aumento le dimissioni del personale sanitario, che non si sente tutelato, dovendo fare fronte a molte tentate aggressioni, suicidi tentati e problemi mentale dei detenuti.