Alessandro Borghese 4 Ristoranti Ortigia anticipazioni 22 gennaio, lo chef arriva con il suo van nel Sud Italia in particolare nella meravigliosa isola dove l’innovazione incontra la tradizione. Una scoperta culinaria nella città unica al mondo con il suo centro storico al centro dell’isola meta di turisti da tutto il mondo. La costa orientale della Sicilia sarà dunque la meta di questo nuovo appuntamento in diretta su Sky e Now domenica 22 gennaio, uno straordinario nuovo viaggio dopo quello che aveva incantato i nostri occhi nella terra friulana di Udine.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti Ortigia anticipazioni 22 gennaio isola unica al mondo
U’ Scogghiu, come viene chiamata nel dialetto locale Ortigia, è uno stupendo intreccio di strade, piazzette e viuzze che si affaccia sul Mar Ionio e che portano al Ponte Umbertide, unico collegamento tra l’isola e il resto della città di Siracusa. Un qualcosa di magico e altamente suggestivo, che ben si presta ad un programma dove gusto turismo e bellezza trovano il loro connubio ideale. La parte più antica di Ortigia ha subito l’influenza di svariate culture Greci, Fenici, Romani, Arabi, Bizantini, Spagnoli, Borboni, Austriaci che hanno tutte lasciato il segno nella storia: il Castello Maniace voluto da Federico II nel 1200, il tempio di Apollo di epoca greca, la Cattedrale barocca, i palazzi nobiliari del Settecento e la fonte Aretusa, dove nasce spontaneamente il papiro, ma anche i cortili, le chiese e i conventi, il centro storico di Siracusa è un mosaico di stili e culture. Oltre alle bellezze architettoniche un paradiso come questo non poteva non avere anche una grande offerta culinaria ed è qui che entra in gioco Alessandro Borghese con i 4 Ristoranti della settimana.
4 Ristoranti Ortigia i concorrenti
In gara su Sky in questo nuovo appuntamento con Alessandro Borghese ci sono “Alevante Restaurant” di Igor, “Macallè Sicilian Bistrot” di Maurizio, “La Tavernetta da Piero” di Angela e “Locanda Maniace” di Mirko. La tradizione è molto presente nelle locande, bistro e ristoranti che andremo a scoprire con piatti tipici che non mancheranno: dalla pasta fritta alla siracusana o alla salsa moresca ai pupetti i mucco (le polpette di pesce), tra la caponata e la matalotta (la zuppa di pesce). Andiamo a scoprire nel dettaglio quali sono i ristoranti in gara ad Ortigia.
Alevante Restaurant
“Alevante Restaurant” di Igor, titolare ed executive chef di questo ristorante che sorge nel quartiere della Giudecca, uno dei quartieri più antichi di Ortigia e anche l’ultimo ad essere stato rivalutato, fuori dal circolo turistico. Igor, fin da piccolo, ha una passione: «Smontare le cose per capire come funzionano», la chiama, principio che ora applica in cucina, dove crea, distrugge e ricrea con abbinamenti particolari. Questa indole lo ha spinto verso una cucina fusion con un’identità ben precisa: «Innovazione, ricerca e commistione: se sai farlo e hai coraggio – dice – puoi unire elementi che, anche se sembrano distanti, risultano eccellenti». I piatti che propone sono un incontro tra diversi territori e culture che si affacciano sul Mediterraneo: Sicilia, Puglia, Lazio e anche il Nord Africa, per la vicinanza geografica e storica con l’isola. Di origine salentina, Igor è sbarcato a Ortigia inizialmente per partecipare a una regata, ma una volta qui se ne è innamorato; è convinto di essere un’alternativa gourmet che accontenta i palati sofisticati dei turisti e degli ortigiani in un ambiente friendly e unico nel suo genere. Il punto di forza di “Alevante Restaurant” è sicuramente la zona esterna, allestita con tavoli e sedie bianche e azzurre: una location minimal e friendly, dove è il panorama a parlare.
Maccallè Sicilian Bistrot
“Macallè Sicilian Bistrot” si trova nella Spidduta (anche detto Quartiere degli Spiriti perché, per via della particolare conformazione delle strade, si possono percepire le voci dei passanti fra un vicoletto e l’altro, senza però vedere nessuno), con lo chef Maurizio che vuole «raccontare una Sicilia sussurrata, una cucina tradizionale siciliana liberata dalle catene opprimenti del passato». Maurizio pensa che la sua sia una strada maestra, una meta da raggiungere per tutti i ristoratori; il suo è un messaggio preciso, dedicato soprattutto a una clientela internazionale, per lui molto più preparata e pronta a recepire una nuova idea di ristorazione siciliana rispetto agli ortigiani. Maurizio, esuberante ma molto pignolo e sicuro di sé, non vuole etichettare la sua cucina, i clienti che vanno da lui sono di un target medio alto, ben coscienti che troveranno una cucina diversa da quella classica. Il “Macallè Sicilian Bistrot” si trova in un palazzo ricostruito dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, in una zona che è fuori dalla calca dei turisti, un angolo più tranquillo per gli ospiti rispetto ad altre parti di Ortigia. L’ambiente richiama un bistrot moderno, creato e arredato dallo stesso Maurizio, con elementi d’arte satirica e led luminosi.
La Tavernetta da Piero”
“La Tavernetta da Piero” sorge nel centro storico di Ortigia nei vicoletti turistici, tra un negozietto e l’altro, nel cuore della “movida ortigiana”. Il locale è ormai pienamente tra le mani della piccola di famiglia, Angela, che con il suo temperamento autoritario controlla non solo lo zio (e proprietario), ma anche mamma, nonna e staff: lei è il volto del locale e la sala è il suo regno. Originaria di Crotone, già all’età di 16 anni Angela lavorava al ristorante di famiglia e per lei ora Ortigia è casa. Vivace e sfacciata, non tollera gli arroganti e i maleducati e non si trattiene sotto nessun punto di vista, non ama i ristoranti gourmet, quelli tutti curati con poca sostanza, preferisce la quantità infatti la loro. Quella della “Tavernetta da Piero” è una cucina tradizionale con pochissima spinta verso l’innovazione ma non per questo poco originale: «Le ricette sono semplici, genuine, basate su ingredienti sempre freschi: non c’è nessuno come noi qua», sostiene. È un ristorante rustico e di poche pretese, lo si nota dalla mise-en-place e dai dettagli, in cui si respira una forte atmosfera famigliare. Alle pareti ci sono foto di Ortigia scattate proprio da Angela, presenti anche sulle mura esterne al locale, dove di sera vengono allestiti i tavoli per il servizio.
Locanda Maniace
La “Locanda Maniace” di Mirko è proprio a pochi passi dal Castello, nell’omonimo quartiere che prende il nome dal Castello che sorge sull’estrema cuspide meridionale di Ortigia. Lui gestisce la sala, ruolo che prende davvero sul serio: «Per farlo bene devi ascoltare i clienti proprio come un terapeuta», dice. Ha sempre avuto il sogno di aprire un locale tutto suo e ci è riuscito nel 2016, quando si è imbattuto nella locanda. La chef è sua sorella, di cui ha piena fiducia. Nella locanda non si trova la classica cucina siciliana ma una rivisitazione moderna: il menù cambia di frequente, quello che rimane costante è l’utilizzo dei prodotti locali, assemblati però, per esempio, con creme o formaggi, per ottenere un mix particolare come le cozze al gorgonzola. Pieno di tatuaggi che raccontano la sua storia, Mirko ama molto curare il suo outfit. La zona del Castello è ricca di turismo e di tradizioni., la locanda è piccola e accogliente, arredata coi colori del mare, tutta bianca e azzurra. All’esterno c’è un dehors grazioso che affaccia sul passaggio ortigiano.
Il format de I 4 Ristoranti e la prova special di Ortigia
Le regole alla base di Alessandro Borghese 4 Ristoranti restano le solite: quattro ristoratori con qualcosa in comune, ognuno desideroso di dimostrare di essere il migliore in una determinata categoria, sono in gara per ottenere l’agognato, amatissimo e inconfondibile “dieci” dello chef. Ogni ristoratore invita gli altri tre che, accompagnati da Borghese, commentano e votano con un punteggio da 0 a 10 location, menu, servizio, conto del ristorante che li ospita e la categoria Special, che cambia di puntata in puntata: tutti e quattro gli sfidanti, infatti, dovranno confrontarsi su uno stesso piatto, protagonista di quella puntata, così da rendere la gara tra loro sempre più diretta e intensa, senza esclusione di colpi. In questa puntata, la categoria special è rappresentata dalla caponata, la regina delle tavole siciliane.
Come da tradizione, anche questo pasto sarà preceduto dalla scrupolosa ispezione dello chef Borghese della cucina del ristorante. Tutto verrà osservato nei minimi dettagli, per un’analisi che proseguirà poi durante il pasto, concentrandosi sul personale di sala, messo alla prova su accoglienza, servizio al tavolo, descrizione del piatto e del vino. Solo alla fine si scoprirà il giudizio di chef Borghese, che con i suoi voti può confermare o ribaltare l’intera classifica.
Le prossime puntate
Il viaggio di Chef Borghese proseguirà in alcuni dei luoghi più affascinanti e caratteristici d’Italia come, tra gli altri, Lecce, Roma, Milano.