Una badante è stata arrestata a Firenze per maltrattamenti ripetuti e percosse nei confronti di un’anziana signora disabile.
L’operazione è stata condotta Martedì 17 Gennaio 2023 dai Carabinieri della stazione di Campo di Marte che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip Ponticelli di Firenze su richiesta del pm Andrea Cusani della Procura di Firenze.
La badante, di 53 anni e di origini peruviane, era stata assunta nel Gennaio del 2022 in assistenza ad una donna anziana di 74 anni affetta da disabilità e da importanti disturbi cognitivi.
Le indagini dei militari circa la possibile condotta violenta della badante erano iniziate qualche mese fa quando il marito della vittima di maltrattamenti aveva deciso di denunciare il tutto alle forze dell’ordine.
L’uomo infatti aveva notato segni di lesioni e ematomi sul corpo della moglie. Insospettitosi aveva chiesto spiegazioni alla badante sulla natura di quelle ferite. La donna avrebbe più volte riferito che la causa fosse da attribuire a banali incidenti domestici o a distrazioni dovute alle ridotte capacità cognitive. Il marito tuttavia non ha mai creduto a tali spiegazioni e quando ha intuito che la moglie potesse essere maltrattata proprio dall’assistente sanitaria ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri affinché potessero aiutarlo nel confermare i suoi sospetti.
Firenze maltrattamenti ad un’anziana: percosse a scopo punitivo
I successivi accertamenti dei militari hanno appurato che la badante rivolgesse maltrattamenti, vessazioni e percosse nei confronti della inerme signora malata. Le violenze erano continue: in particolare nella giornata del 5 Ottobre 2022 è stato assodato che l’indagata avesse picchiato l’anziana che ha riportato lesioni fisiche di maggiore entità rispetto gli episodi precedenti.
In diverse circostanze la badante avrebbe usato la violenza nei confronti dell’anziana, alzandola di peso, tirandole i capelli, scuotendole violentemente la testa e colpendola con pugni.
Secondo le indagini, la badante avrebbe maltrattato la donna con lo scopo di punirla per la sua scarsa reattività alle sollecitazioni esterne, causate tuttavia dalla grave disabilità e dai disturbi cognitivi di cui soffre.
Le percosse però avrebbero generato una risposta contraria a quanto pensato dalla badante: l’anziana si sarebbe più volte spazientita per questi comportamenti tanto da subire un forte stress psicologico che ha aggravato la sua condizione mentale già precaria. Un vero e proprio incubo per la malcapitata vittima, le cui richieste di assistenza venivano subito represse con angherie e violenze.
La donna indagata, finora incensurata, è stata condotta alla Casa Circondariale di Firenze di via Girolamo Minervini in località Sollicciano.
Il procedimento penale nei suoi confronti è tuttora vincolato alle ulteriori fasi di indagine in attesa del processo. Nelle prossime ore gli inquirenti dovranno anche capire se in passato la donna avesse tenuto la stessa condotta violenta con altri soggetti anziani.
Episodio simile solo pochi mesi fa
Solo pochi mesi fa un episodio simile era avvenuto sempre nei pressi di Firenze. Una badante 66enne originaria della Georgia e da quasi 14 anni residente in Italia era in servizio da quasi un anno presso una famiglia di Fucecchio per assistere e prendersi cura di una donna di 91 anni.
Le indagini delle forze dell’ordine avevano accertato che anche in questo caso gli ematomi e le lesioni cutanee sul corpo dell’anziana fossero scaturiti dalle violenze protratte dalla badante e non, come dichiarato dall’indagata, in seguito a incidenti domestici e alla scarsa abilità motoria della signora.
I familiari avevano denunciato il tutto dopo aver licenziato la badante dalle sue mansioni. Le seguenti indagini mosse dai carabinieri del nucleo investigativo di Firenze e della stazione di Fucecchio avevano appurato la reiterata condotta violenta della donna nei confronti anche di altre persone accudite, avvalorata anche da riprese effettuate con telecamere nascoste.
A Settembre dello scorso anno la 66enne georgiana è stata arrestata con l’accusa di maltrattamento in ambito familiare e lesioni personali aggravate. La donna è stata fermata al suo rientro in Italia all’aeroporto di Malpensa.