La famiglia Amato si era recata nel cimitero di Poggioreale a Napoli per depositare nel loculo di famiglia le ceneri della madre ma quando questo è stato aperto, hanno trovato al proprio interno il corpo di un cadavere sconosciuto, insanguinato e legato con una corda.

È quanto accaduto a Luigi Amato 65enne che insieme ai fratelli hanno sporto denuncia ai Carabinieri della stazione di Poggioreale.

“Nel loculo di famiglia c’è una salma che non ci appartiene, è il cadavere di uno sconosciuto. Avvolto in un lenzuolo, sporco di sangue. È stato buttato addosso alla salma di mio padre. L’ha anche sporcata. Ma com’è possibile?, racconta sconvolto l’uomo a Il Corriere del Mezzogiorno, una situazione terribile. Le salme dei nostri cari sporche e i corpi profanati”.

Il sospetto che qualcosa non andasse, in realtà, c’era da un po’.”Tempo fa mio fratello si accorse che vicino al loculo c’era un forte cattivo odore”, racconta l’uomo. “Chiese ai responsabili della cappella se fosse normale. Risposero di sì. Ora mi chiedo se per caso non fosse collegato a quella salma: forse era stata appena messa lì. D’altra parte ci hanno raccontato che qualcuno, di notte, aveva rubato tutti i fiori messi sulle tombe. Dunque, a quanto pare, di notte, tutto può accadere”.

Napoli cadavere sconosciuto nel loculo di famiglia: si pensa anche all’ipotesi di omicidio

Luigi Amato ha inoltre continuato dicendo che nella cappella “Donna Regina”, all’interno del cimitero napoletano, oltre alle quattro salme presenti, quella del padre, dell’altro fratello Vincenzo, della nonna e della zia paterna, c’era infatti anche lui. Il corpo senza nome.

“Una quinta salma non meglio identificata sulla quale qualcuno aveva anche poggiato una boccettina di vetro contenente il nome e cognome di mio fratello defunto, che era lì accanto. Ma quei resti non sono i suoi e noi della famiglia non abbiamo autorizzato nessuna sepoltura”.

La domanda, insomma, è solo una. E Luigi non sa farsene una ragione, amareggiato e spaventato. “Com’è potuto accadere?”. “Non abbiamo ancora elaborato la cosa. Siamo sconvolti. Non si può neanche dire cosa abbiamo provato”.

“Venivamo da mesi di sofferenza per la malattia di mia madre. Dover sopportare anche la profanazione della tomba di famiglia è stato straziante”. Luigi e Patrizia Amato sono infatti ancora increduli per quello che gli è successo.

Pochi giorni fa i due hanno perso l’amata madre e, seguendo le sue volontà, l’hanno cremata per poter depositare le ceneri accanto agli altri due familiari. Quando gli operatori della confraternita hanno scostato la lapide la macabra scoperta.

“Ci siamo accorti subito che qualcosa non andava. Addirittura, il dipendente della confraternita ha esclamato “Ma quanti morti ci sono qui dentro”. Una salma enorme, non entrava nemmeno nella tomba che è larga due metri. Ci è sembrato un morto recente perché dal corpo è colata una gran quantità di liquidi misti a sangue che hanno sporcato i resti di nostro padre e nostro fratello”. 

Sono seguiti anche momenti di tensione: “Volevano convincerci che il cadavere fosse il nostro, un’ipotesi assurda. Abbiamo chiamato i carabinieri che hanno messo tutto sotto sequestro”.

A rendere ancora più macabra la scena, il fatto che la salma fosse legata con una corda. Un dettaglio che fa pensare a un omicidio e alla necessità da parte degli assassini di trovare un posto per nascondere il cadavere. Solo un’ipotesi per il momento perché gli investigatori non hanno fatto trapelare ancora nulla e le indagini sono in corso.

“Vorremmo capire che cosa è successo, conclude Luigi Amato, perché non è possibile che la tomba sia stata profanata senza che nessuno se ne accorgesse. Come se non bastasse, anche l’urna con le ceneri di nostra madre è stata sequestrata e non abbiamo potuto darle l’ultimo saluto. Speriamo che la magistratura dissequestri il prima possibile l’area, così da esaudire il suo desiderio: riposare in pace accanto a mio padre e mio fratello”.