Caltanissetta sniffa colla. Un ragazzo di 16 anni originario di Caltanissetta è finito in ospedale giovedì scorso dopo aver sniffato la colla. Il minorenne è arrivato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’Elia con difficoltà respiratorie ed è stato ricoverato in codice giallo. Quando è arrivato, il minorenne si lamentava di non riuscire a respirare e dopo che i medici l’hanno sottoposto ad accertamenti è emerso un fatto sconvolgente.
Caltanissetta sniffa colla, ragazzo ricoverato in ospedale
Uno dei medici che ha visitato il ragazzo gli ha subito chiesto se avesse inalato qualcosa. Dopo l’insistenza del sanitario insospettito dalla sintomatologia che presentava il ragazzo, il 16enne ha ammesso di aver sniffato la colla. Il paziente è stato trasferito nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Umberto I di Enna. I medici hanno allertato la polizia che sta indagando in queste ore su quanto accaduto. Al ragazzo è stata diagnosticata una broncostenosi, ossia il restringimento di un bronco. Nella struttura si sono poi recati anche i familiari del ragazzo. Bisognerà accertare in quali quantità abbia sniffato la colla il ragazzo.
Gli effetti collaterali
Sniffare la colla può causare effetti collaterali. Stando a quanto evidenziato dall’esperto i solventi come le colle possono provocare seri danni al fisico: “I solventi come il toluene contenuti nelle colle sono tossici e inalati possono causare danni renali, dolori addominali, debolezza con insufficienza respiratoria, cefalea, incoordinazione motoria, danni neurologici permanenti, confusione, delirio, nausea e vomito”. Ai primi effetti, il soggetto può avvertire disorientamento e disturbi di mobilità. In dosi più massicce, l’utente non si reggerà più in piedi e avvertirà disturbi battito cardiaco e senso di dolore. Possono verificarsi anche arresto respiratorio e arresto cardiaco. Si possono segnalare effetti a lungo termine. In particolare si segnalano danni al cuore e al fegato. Sbuffare la colla uccide le cellule cerebrali e, nel tempo, cambia la chimica e la funzione del cervello. Molte persone soffrono di danni permanenti nelle aree del cervello che controllano il movimento motorio, la parola, l’udito e la concentrazione.
I metodi di inalazione
I metodi sono diversi. Un tubo di colla può essere spruzzato sulla mano e i vapori vengono inalati direttamente. La sostanza può essere messa anche in un sacchetto di plastica dopodiché si inala dal sacchetto, in modo che fuoriescano meno vapori possibile. Inoltre, il tessuto viene talvolta cosparso di cotone idrofilo o cotone, dopodiché il punto viene tenuto al naso e alla bocca.
Allarme sniffing tra i giovani
Il fenomeno sniffing si è trasformato in un’emergenza tra i più giovani. Le forze dell’ordine sono al lavoro da tempo per cercare di contrastarlo. Alcuni dati hanno rilevato come le colle e le sostanze inalanti siano più facilmente utilizzate dalle popolazioni in gravi difficoltà economiche ma che il fenomeno appare frequente anche tra la popolazione di giovani di ceti sociali più elevati in riferimento alla sperimentazione delle sostanze e allo sballo. La moda dello sniffing è stata importata dalle favelas brasiliane. Molti bambini in quei paesi sniffano colla per non sentire la fame, la fatica e il peso degli abusi. Una relazione del Ministro dell’Interno di qualche anno fa aveva denunciato: “Molti giovani cercano questi stessi effetti nello sniffing con prodotti che non sono considerati droghe. In pratica vengono inalate sostanze volatili presenti in colle, gas, carburanti, prodotti per la pulizia, diluenti, lacche per i capelli”. Il fenomeno in tendenza rappresenta un’alternativa al consumo di pasticche allucinogene.