Si infittisce il giallo sulla morte di Elena Bruselles e Luana Costantini, le due donne, madre e figlia, i cui corpi sono stati ritrovati senza vita, in evidente stato di decomposizione, la mattina di venerdì, a Roma. A dare l’allarme era stato un parente, preoccupato di non ricevere più notizie dalle due: dopo la segnalazione, gli inquirenti si erano recati nell’appartamento che le due condividevano, in via Giulio Salvadori al Trionfale, facendo la tragica scoperta.
Madre e figlia trovate morte a Monte Mario: i punti oscuri sul caso
Secondo le prime ricostruzioni, sembra che Elena Bruselles, ex infermiera 83enne, malata di Alzheimer, sia morta a ridosso del 28 dicembre. Il decesso della figlia, Luana, 54 anni, risalirebbe invece a pochi giorni prima del ritrovamento, forse una settimana. È giallo, per ora, su cosa possa essere accaduto alle due donne, anche se i rilievi condotti sull’appartamento hanno permesso agli inquirenti di accertare l’assenza di segni di effrazione provocati da furti o rapine. In attesa dell’esame autoptico disposto sulle salme, che sarà effettuato nei prossimi giorni presso l’Istituto di Medicina legale del Policlino Gemelli, l’edizione romana di Repubblica ha reso noti alcuni inquietanti dettagli emersi dal caso.
Su uno dei due profili Facebook di Luana, la donna più giovane, gli inquirenti avrebbero infatti trovato una serie di contenuti a tema esoterico, alcuni dei quali facenti riferimento alle attività di Cubytrix, una comunità del paranormale che sponsorizza corsi di magia e tantra nero, vendendo rune e tavole ouija, quelle usate per comunicare con gli spiriti dei defunti. Il fondatore si fa chiamare Shamano Shekhinà Shekhinà, ma il suo vero nome è Paolo Rosafia ed è nient’altro che l’ex fidanzato di Luana. Sembra che i due abbiano avuto una relazione di circa due anni e mezzo; poi Rosafia sarebbe tornato a Lecce, dove ora gli inquirenti si sono messi sulle sue tracce, lasciando dei vestiti nell’appartamento al Trionfale.
Dopo il suo arrivo, secondo i racconti dei vicini riportati da Repubblica, Luana avrebbe chiuso i rapporti con i fratelli. Nella sua casa, come oggi racconta un occultista molto noto della Capitale, si sarebbero svolti parecchi riti esoterici. “So che si farà fatica a crederlo – ha dichiarato l’uomo -, ma in quella casa abbiamo assistito a più di un avvenimento di possessioni e manifestazioni. Molte cose che vedevamo non erano normali. Luana aveva due quaderni nel cassetto dove c’è il drago bianco. La verità sta lì”. Secondo la sua testimonianza, già il 24 dicembre scorso, quando sarebbe passato dalle due per gli auguri di Natale, Elena stava molto male: “Mangiava una sola volta al giorno all’ora di pranzo. La cena non riusciva a farla perché non aveva le forze. Le portava qualcosa la figlia”.
Per il presunto occultista tutto partirebbe proprio dalla setta di Rosafia: “C’è qualcosa in quella casa – ha proseguito -. Tutto è iniziato il 31 ottobre. E da allora è come se se qualcosa ogni giorno volesse prevalere sull’armonia. Sono aumentate le liti, i malesseri, le morti. Saltava anche la corrente”. Il riferimento è alla notte di Halloween, quando l’occultista avrebbe trascorso una serata nell’abitazione in compagnia di Luana, il fidanzato e un’altra ragazza. “Dopo il 31 ottobre ha iniziato ad avere atteggiamenti strani. Sbatteva i denti con furia. Non mangiava, distorceva le ossa. Molte volte la trovavi a sbattere. Sentiva dolore a tutte le ossa e zoppicava. Tutto è iniziato con una semplice insonnia, poi sono arrivate le infiammazioni alle parti intime. Io e Paolo siamo andati via da quella casa proprio per i comportamenti abbastanza strani e inquietanti di Luana”. Stando alla sua versione, la donna avrebbe anche fatto uso di cocaina. Saranno le indagini a chiarire se quello che dice corrisponda davvero ai fatti.