RAPIMENTO BURKINA FASO DONNE – Dopo un rapimento durato più di una settimana per opera di un presunto commando jihadista, 27 donne e 39 bambini sono stati liberati. Il fatto è accaduto nel nord del Burkina Faso, dove ci sono bande armate ispirate all’estremismo islamico. I dettagli sono ancora molto poveri, ma la TV di Stato del Paese ha mostrato le immagini delle donne nuovamente libere, trasferite ora nella capitale Ouagadougou.

Rapimento Burkina Faso donne e bambini liberati

Giorni fa, si erano perse le tracce di queste donne. Il conduttore del telegiornale ha spiegato che insieme ai propri figli sono rimasti nelle mani dei carcerieri.

Per quanto riguarda la liberazione, si è fatto riferimento a un’operazione delle Forze Armate. A confermare il rilascio ad AFP (Agence France-Presse) sono state diverse fonti della sicurezza.

In Africa il jihadismo è sempre più in espansione. Tra giovedì e venerdì scorso, una sessantina tra donne e ragazzini erano stati rapiti dai jihadisti nei dintorni di Arbinda, nella regione del Sahel (nord). La comunicazione era stata riferita a varie agenzie di informazione da testimoni locali, dalle Forze dell’Ordine, e soprattutto, da alcune donne che sono riuscite a scappare dalla morsa dei terroristi, tornando con tanta paura al proprio villaggio. Una quarantina di donne sono state rapite mentre erano in cerca di nutrimento, composto da frutti selvatici, radici e foglie, nelle boscaglie distanti circa dieci chilometri dal loro villaggio. Dopodiché, a queste, si sono aggiunte il giorno dopo, poco a nord di Arbinda, un’altra ventina di ragazze. Noncuranti di quanto fosse accaduto il giorno prima, sono state sequestrate anche loro dallo stesso gruppo jihadista.

Sempre secondo fonti della sicurezza, i sequestrati sono stati ritrovati nella zona di Tougouri, nella vicina regione del Centro-nord, 200 km più a sud. Una volta liberati, sono stati trasportati in aereo nella capitale del Burkinabè in serata, dove sono stati accolti da Ufficiali dell’Esercito. Sulla liberazione è stato dichiarato: “Il loro debriefing permetterà di saperne di più sui loro rapitori, sulla loro detenzione e sul loro convoglio“. Per trovarli erano state avviate ricerche terrestri ed aeree.

Parte del Paese, in particolare la regione del Sahel, dove si trova Arbinda, è sotto scacco da diversi mesi per via di alcuni gruppi jihadisti e le località scarseggiano di rifornimenti di cibo. Questo spinge gli abitanti a lasciare i propri villaggi per procurarsi del cibo.

Staff Medici Senza Frontiere, uccisi brutalmente due membri

Gli accadimenti di violenza di susseguono purtroppo, giorno dopo giorno. Nella mattinata di mercoledì 8 febbraio 2023, nella regione di Boucle du Mouhoun, nel Nord-Ovest del Burkina Faso, sono stati uccisi due membri dello staff di Medici Senza Frontiere.

Il fatto è avvenuto lungo la strada tra Dédougou e Tougan, dove alcuni uomini armati hanno sparato contro un mezzo di MSF ben identificabile nel cui viaggiava una delle équipe dell’Organizzazione umanitaria composta da quattro persone. Due di loro sono rimasti uccisi sul colpo, mentre i restanti sono riusciti a fuggire. Le due vittime erano entrambe di nazionalità burkinabé, e lavoravano con l’organizzazione non governativa come autista, da luglio 2021, e supervisore della logistica, da giugno 2020. Avevano rispettivamente 39 e 34 anni.

Dopo tale crimine sono state interrotte temporaneamente le attività sanitarie in quella zona. La Dottoressa Isabelle Defourny, Presidente di MSF ha detto: “Siamo scioccati e indignati da questo assassinio. Si tratta di un attacco deliberato e intenzionale contro un’équipe umanitaria ben riconoscibile e durante la sua attività. La nostra priorità è sostenere i due colleghi sopravvissuti e le famiglie dei colleghi scomparsi, ma dovremo anche sentire al più presto tutte le parti in confitto per capire cosa è successo“.