Penalizzazione Juve sentenza, un colpo durissimo al club bianconero. Una vera e propria stangata per la Juventus.

Una botta clamorosa e difficile da mandar giù, anche perché la Corte federale d’Appello è andata ben oltre i nove punti chiesti per il campionato in corso e ha sanzionato il club per il caso plusvalenze con 15 punti di penalizzazione.

Una giornata da ricordare e che difficilmente verrà dimenticata, soprattutto dai tifosi bianconeri rimasti stizziti ma furiosi per la decisione.

La Corte federale ha, quindi, accolto l’istanza per revocazione del processo plusvalenze, presentata dalla procura Figc, e ha così riaperto un procedimento sportivo a carico della Juventus che è stata punita con 15 punti di penalizzazione da scontare nella stagione corrente. Pensare che procura aveva chiesto una penalità di 9 punti.

Penalizzazione Juve sentenza. Classifica stravolta

La stangata della Corte Federale riscrive la classifica, con la Juventus che scivola a metà, con Bologna e Empoli. La Procura Federale aveva richiesto una sanzione di 9 punti di penalizzazione sul campionato in corso, ma con la nuova penalizzazione la Juventus precipita al decimo posto a pari merito con Bologna ed Empoli.

Per Massimiliano Allegri e tutta la sua squadra un lavoro ancora più complicato per provare a rimontare in classifica, tenendo ben presente che, a questo punto, potrebbe anche esserci qualcuno che, vista la situazione, decida di tirare i remi in barca e aspettare la fine della stagione per levare le tende. Vedi Di Maria, ad esempio.

In attesa di eventuali riduzioni della sanzione, i bianconeri sembrano fuori dai giochi nella corsa all’Europa.

Ecco la nuova classifica:

Napoli 47 punti; Milan 38; Inter 37; Lazio, Atalanta e Roma 34; Udinese 25; Torino, Fiorentina 23; Juventus, Bologna, Empoli 22; Monza 21; Lecce 20; Spezia, Salernitana 18; Sassuolo 16; Verona, Sampdoria 9; Cremonese 7.

agnelli juventus
L’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli squalificato e inibito da Uefa e Fifa per due anni (Ansa)

Mano pesante della Corte pure sui dirigenti

La Corte ha anche inflitto sanzioni ai dirigenti bianconeri superiori alle richieste della procura federale. Tutti gli altri club imputati (e i loro dirigenti) sono stati invece prosciolti.

Un colpo durissimo. Non solo la squadra, ma la Corte d’Appello Federale ha inflitto pene pesanti anche per i dirigenti bianconeri per cui è stata chiesta anche l’estensione a Uefa e Fifa: 2 anni e mezzo a Paratici, 2 anni ad Agnelli e Arrivabene, 1 anno e 4 mesi a Cherubini e 8 mesi a Nedved. Assolti tutti gli altri otto club. La Juve presenterà ora ricorso al Collegio di Garanzia del Coni.

Il dispositivo della sentenza

Ecco il dispositivo della sentenza emessa dalla Corte Federale di Appello della Federcalcio:

La Corte Federale di Appello, presieduta da Mario Luigi Torsello, ha accolto in parte il ricorso della Procura Federale sulla revocazione parziale della decisione della Corte Federale di Appello a Sezioni Unite n. 89 del 27 maggio scorso, sanzionando la Juventus con 15 punti di penalizzazione da scontare nella corrente stagione sportiva e con una serie di inibizioni per 11 dirigenti bianconeri (30 mesi a Paratici, 24 mesi ad Agnelli e Arrivabene, 16 mesi a Cherubini, 8 mesi a Nedved, Garimberti, Vellano, Venier, Hughes, Marilungo e Roncaglio). La Corte ha confermato il proscioglimento per gli altri 8 club coinvolti (Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara) e i rispettivi amministratori e dirigenti.”

La Juve prepara il ricorso

In silenzio e a testa bassa. La Juve adesso ha un mese di tempo per ricorrere al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni contro la penalizzazione di 15 punti comminata dalla Corte Federale d’appello della Figc.

Con una piccola ma doverosa accortezza. Il collegio di Garanzia dello Sport del Coni non ha la possibilità di diminuire l’entità della sanzione, potrà solo confermare o cancellare il verdetto della corte federale.

La sensazione però, nonostante il Collegio di Garanzia dello Sport del Coni sia un ente esterno alla Federcalcio, è che si voglia mantenere la linea dura su quanto ha deciso la Corte d’Appello Federale e quindi i 15 punti alla fine potrebbero restare.