Il presidente della Repubblica oggi pomeriggio si è recato al Teatro Grande di Brescia per la cerimonia di apertura di Bergamo-Brescia Capitale italiana della cultura. Ad accogliere il Capo dello Stato, al suo arrivo, il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, e il governatore lombardo Attilio Fontana. Durante il suo intervento, che ha scatenato un lungo applauso da parte dei presenti in sala, Sergio Mattarella ha toccato anche il tema della guerra in Ucraina.

Guerra in Ucraina, Mattarella: “La cultura gioca un ruolo fondamentale”

Mattarella ha aperto il suo intervento parlando dell’importanza di mettere al centro la dignità integrale della persona:

Stiamo rivivendo in Europa la tragedia della guerra, che speravamo fosse riposta per sempre negli archivi della storia dopo gli orrori che abbiamo allora conosciuto. Ed è proprio il mettere la dignità integrale della persona al centro di ogni azione che ci porta a stare dalla parte di chi è aggredito e lotta per la propria indipendenza e libertà.

Il Capo di Stato ha poi sottolineato il ruolo ricoperto dalla cultura nella costruzione della pace:

Siamo consapevoli che nella costruzione di una pace giusta la cultura, nella sua dimensione universale, è chiamata a giocare un ruolo, nel colmare le distanze, nel ricostruire rispetto e coesistenza, nell’unire gli uomini.

“Brescia e Bergamo sono un esempio”

Il presidente della Repubblica ha inoltre tessuto le lodi delle due città Brescia e Bergamo, definite dallo stesso “un esempio con le loro virtù civiche di ieri e d’oggi. In particolare, Mattarella ha ricordato i duri tempi della pandemia da Covid-19:

Città duramente colpite dalla prima ondata della pandemia, quando un virus aggressivo e sconosciuto ha mietuto, nel nostro Paese, migliaia di vittime. E hanno saputo reagire, dando vita, e alimentando con i loro valori, quel modello di solidarietà che ha consentito di affrontare la crisi.