Morta soffocata durante la pausa pranzo a Settimo Milanese, in provincia di Milano: è la triste storia di Laura, una dipendente comunale di 59 anni che, lo scorso mercoledì, si sarebbe spenta davanti agli occhi increduli dei colleghi a causa di un boccone. Nella stessa giornata, a Fasano, in provincia di Brindisi, la stessa tragica sorte era toccata a un bambino di appena un anno e mezzo, morto soffocato sul fasciatoio, dove era stato portato per essere cambiato, dopo aver ingerito un piccolo tappo di gomma in un momento di distrazione dei genitori.

Morta soffocata Settimo Milanese: la vittima si chiamava Laura Sossi

Si chiamava Laura Sossi, la donna di 59 anni morta soffocata da un boccone lo scorso mercoledì. Secondo quanto emerso finora, sembra che la donna stesse trascorrendo la pausa pranzo insieme ai colleghi del Comune di Settimo Milanese, in provincia di Milano, quando un pezzo di carne le sarebbe andato di traverso, ostruendole le vie respiratorie. Nell’attesa che arrivassero i sanitari del 118, immediatamente allertati, le persone presenti, tra le quali un’infermiera in coda agli sportelli dell’ufficio anagrafe, avrebbero provato a prestarle soccorso, praticando anche la manovra di Heimlich, ma senza risultati: la donna, dopo essere rimasta senza respirare per troppo tempo, era già in arresto cardiocircolatorio.

I soccorsi avrebbero poi provato a rianimarla, ma senza successo, e la donna si sarebbe spenta davanti agli occhi increduli dei colleghi. Lascia il marito e tre figlie. “L’amministrazione comunale , sconvolta per la scomparsa della propria dipendente, si stringe alla famiglia in questo improvviso e inaspettato immenso dolore”, hanno fatto sapere ora attraverso un post pubblicato su Facebook dal Comune, esprimendo il loro cordoglio per la tragedia. “Abbiamo lavorato insieme e continuavamo a farlo,  anche se a distanza, per mail. La tua piccola andava alla materna con mio figlio. Io non ho parole. Non ce ne sono, o almeno, io non le ho trovate. Ciao Laura”, è il ricordo di un’altra donna, Lina, sotto il post.

Bambino morto soffocato a Fasano: aveva appena un anno e mezzo

Una tragedia simile ha sconvolto, sempre nella giornata di mercoledì, anche la cittadina di Fasano, in provincia di Brindisi, dove un bambino di un anno e mezzo sarebbe morto dopo aver ingerito un oggetto di gomma di piccole dimensioni. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia locale, sembra che, in un momento di distrazione da parte dei genitori, il piccolo, che si trovava sul fasciatoio per essere cambiato, avrebbe preso tra le mani il tappo di una fialetta di soluzione fisiologica per l’aerosol e l’avrebbe ingoiato. Quando il papà, che era in casa insieme alla nonna del piccolo, se ne è accorto, era ormai troppo tardi: Nicolò, questo il nome del bambino, non respirava già più. Subito intervenuti nell’abitazione, i sanitari del 118 avrebbero soccorso anche l’uomo, colto da un malore. La notizia ha sconvolto la comunità cittadina. “Non ci sono davvero parole per commentare. Non riesco nemmeno a immaginare il dolore della famiglia, persone perbene, alle quali mando il mio abbraccio più grande”, è stato il commento del consigliere regionale Fabio Amati, originario del piccolo comune. “Cosa ho fatto di male nella vita per sopportare questo? Come potrò vivere senza il mio bambino?”, si è chiesta invece la mamma del bimbo ieri, nel corso dei funerali celebrati dal parroco Vito Palmisano nella chiesetta di Salette, dove tante persone si sono recate per dare l’ultimo saluto a Nicolò e confortare la sua famiglia, devastata dal dolore. “Ci hai proiettato in una dimensione che non è e che non potrà essere reale”, ha detto una delle operatrici del nido frequentato dal bambino e amica dei genitori.