MESSINA DENARO TERZO COVO – Quest’oggi giovedì 19 gennaio 2023, era prevista un’udienza in via telematica tra l’aula bunker di Caltanissetta e le Cosette di L’Aquila, dove si trova Matteo Messina Denaro in questo momento. Il boss incarcerato al 41 bis, dopo tanti orrori e 30 anni di latitanza, avrebbe dovuto partecipare nella giornata di oggi e in via telematica, all’udienza del processo ai mandanti delle Stragi di Capaci e di via d’Amelio del 1992 davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta. Da quanto si era appreso ieri, era stata già allestita una sala nel carcere aquilano, dove avrebbe dovuto svolgersi il collegamento. L’uomo non si è presentato al colloquio in collegamento video. La sedia che lo attendeva è rimasta vuota e il processo è stato rinviato al 9 marzo 2023, “per consentire al difensore di essere presente“. A comunicarlo è stato il Presidente della Corte d’Assiste d’Appello, Maria Carmela Giannazzo. Nel caso in cui il latitante si fosse presentato, sarebbe stata la sua prima volta in un’aula giudiziaria, dopo essere stato arrestato per la prima volta lunedì scorso a Palermo.

Tuttavia, c’è una svolta per quanto riguarda i posti del castelvetranese.

La combo covi del boss Matteo Messina Denaro e la relativa immagine satellitare con evidenziati i luoghi. Un appartamento al primo piano di una palazzina gialla. Il paese è sempre lo stesso: Campobello di Mazara, piccolo centro del trapanese. E’ lì che la polizia ha scoperto il terzo rifugio del boss Matteo Messina Denaro, finito in manette lunedì dopo 30 anni di latitanza. A poche centinaia di metri dall’abitazione di vicolo San Vito individuata qualche ora dopo il blitz, nella quale sono stati rinvenuti documenti con delle sigle, e non distante dal bunker trovato ieri dalla Guardia di Finanza. ANSA

Messina Denaro terzo covo scoperto. Trovati documenti del primo in vicolo San Vito

In giornata sono stati ritrovati alcuni documenti del primo covo di Matteo Messina Denaro perquisito dai Carabinieri del ROS, a Campobello di Mazara, dove il mafioso viveva da almeno sei mesi. La documentazione è stata repertata ed è ora all’analisi del ROS. Secondo le prime notizie riportate, ci sarebbero alcune sigle e numeri di telefono, che per ora non indicherebbero le tracce di un libro mastro. I controlli all’interno dell’abitazione in vicolo San Vito sono comunque tutt’ora in corso.

La Polizia ha scoperto inoltre, un terzo covo in cui ha vissuto Messina Denaro. Si tratta di un appartamento, sempre nel luogo di Campobello di Mazara, il paese dove sono stati individuati gli altri due rifugi del capomafia. Il posto è stato perquisito, ma secondo quanto si apprende è vuoto. L’appartamento risulta addirittura in vendita, e gli inquirenti stanno lavorando per accertare chi sia il proprietario.

Alcuni giornalisti si sono chiesti se i covi fossero stati ripuliti. A questa ipotesi ha risposto Pasquale Angelosanti, comandante dei Carabinieri del ROS, a Porta a Porta: “Non siamo in grado di dire se qualcuno sia andato prima. Mi auguro che se ci sia stato qualcuno abbia lasciato qualche traccia. È un’ipotesi, ma allo stato non siamo in grado di confermarla“. L’eventualità che qualcuno possa essere entrato nei covi di Messina Denaro, subito dopo il suo arresto, e prima degli investigatori, portando via documenti importanti, rimane al momento solo una congettura.

Slittato il primo ciclo di chemioterapia per Matteo Messina Denaro

Nel frattempo è slittata anche la prima seduta di chemioterapia in carcere per Messina Denaro. Tutto era proprio, proprio davanti alla sua cella, al fine di evitare potenziali contatti con altri detenuti, ma poco prima della terapia, il boss avrebbe richiesto un ulteriore intervento del medico. Per la seconda volta, oggi lo ha visto il Professor Luciano Tutti, primario del reparto a gestione universitaria dell’ospedale de L’Aquila. I dati clinici del paziente sono ancora sotto valutazione e in corso di approfondimento da parte dei medici del reparto di oncologia dell’ospedale dell’Aquila. I nuovi esami e le dovute verifiche saranno prese in considerazione per effettuare la somministrazione del ciclo di chemioterapia.