Europei 2032 in Italia, il governo incontra il mondo del calcio e fa il punto della situazione sulla candidatura, ma anche su quanto succede attorno al mondo del pallone.
Il ministro dello sport Abodi si è visto con il presidente della Federcalcio Gravina e hanno fatto il punto della situazione sulla candidatura ad Euro 2032: “Stiamo portando avanti il discorso, cercheremo di renderla forte e credibile“.
E ancora: “Abbiamo parlato esclusivamente della candidatura dell’Italia a ospitare l’Europeo di calcio del 2032, per renderla forte, credibile, autorevole e competitiva. E così sarà. Quando la presenteremo vedrete, è bene rispettare anche la collaborazione interministeriale che sarà opportuna, necessaria e scontata, e ci consentirà di dire con certezza e tutti insieme cosa faremo per dare sostanza e sostegno alla candidatura“.
Europei 2032 in Italia. Abodi durissimo sugli scontri
Il ministro dello sport non dimentica quanto avvenuto sull’A1: “Non si può essere tifosi e delinquenti: o si è tifosi o delinquenti“. Così il ministro dello Sport torna sugli incidenti tra tifosi di Badia al Pino e commenta la decisione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di vietare per due mesi le trasferte ai sostenitori di Roma e Napoli.
“È stata assunta la decisione giusta, quella che andava presa”. Intervenendo al Premio Aldo Biscardi al Salone d’Onore del Coni ha tenuto a precisare alcune cose: “Nella riunione che abbiamo fatto ho parlato della necessità di rendere sempre più puntuale l’individuazione delle responsabilità. Nel mio mondo ideale paga chi è colpevole, non chi non c’è. Questo dipende anche dagli strumenti tecnologici: se mille tifosi fanno cori incivili, quei mille pagano, non paga anche chi sta in un’altra città“.
“Dobbiamo far conoscere e rispettare le norme, poi possiamo lavorare per migliorarle. Negli stadi c’è una precipitazione degli incidenti, i numeri sono sempre più bassi: l’obiettivo è rendere gli stadi sempre più intelligenti, abbassando la presenza fisica e alzando quella tecnologica. Più tecnologia c’è, maggiore è la sicurezza“. E ancora: “Non sono soddisfatto di quanto è successo sulla A1. Si tratta di delinquenti che appartengono più alla scenografia di Gomorra e Suburra“.
Scontro Lega-Figc, interviene il Governo
Il ministro poi è anche tornato sul botta e risposta a distanza tra il numero uno della Figc, Gabriele Gravina, e il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, sull’opportunità di disputare a Riad la Supercoppa italiana. Parlando durante il Premio Biscardi al Coni, Abodi ha espresso peraltro la preferenza che questo tipo di eventi si tengano in “luoghi dove la vita è democratica”.
“Non coinvolgerei l’opinione pubblica, tanto più perché stiamo parlando di istituzioni, abbiamo bisogno di farne a meno“, ha detto Abodi dello scontro Figc-Lega.
“Poi è normale ci sia dibattito sul motivo per cui andare a giocare la Supercoppa italiana in Arabia piuttosto che altrove”, ha aggiunto, “capire perché si va a giocare lì pur potendo valorizzare il prodotto qui, c’è l’internazionalizzazione del prodotto che è fondamentale. In qualsiasi caso sarebbe meglio scegliere i luoghi dove la vita è democratica. Mi auguro che ci sia coerenza dei principi che pratichiamo“.