Avvisi bonari con sanzioni ridotte al 3% nel 2023, come calcolare rate, interessi e debito residuo. La misura riguarda le comunicazioni di irregolarità ricevute dai contribuenti dall’Agenzia delle entrate relative alle dichiarazioni dei redditi dal 2019 al 2021 e, per lo stesso periodo, agli errori su Irap e Iva. Si può beneficiare degli sconti su sanzioni e interessi se le rate precedenti sono state pagate e non sia intervenuta una motivazione di decadenza del piano di dilazione dei versamenti. L’agevolazione maggiore per i contribuenti consiste nella riduzione dal 10% al 3% delle sanzioni, ma c’è anche uno sconto, più ridotto e conseguente al taglio delle sanzioni, sugli interessi dovuti. L’Agenzia delle entrate, peraltro, nei giorni scorsi ha messo a disposizione dei contribuenti un foglio di calcolo per la determinazione di tutte le componenti il debito, dagli interessi alle sanzioni, fino alla verifica di quanto ancora rimane da pagare. Il modello, che facilita notevolmente il calcolo, è disponibile e si può scaricare sul sito dell’Agenzia delle entrate.
Avvisi bonari rate interessi sanzioni: calcolo con foglio di calcolo Agenzia delle entrate
Si può quindi procedere con il calcolo di quanto rimane da pagare in seguito al ricevimento di un avviso bonario da parte dell’Agenzia delle entrate utilizzando il modello di calcolo, in particolare compilando i fogli di lavoro “Calcolo debito residuo” e “Rateazione”. Ammettendo che un contribuente abbia ricevuto un avviso a settembre scorso per una irregolarità registrata nell’anno 2019, il debito totale è dato dalla somma delle imposte dovute, delle sanzioni del 10% – da ridurre poi al 3% per le rate dal 2023 – e degli interessi. Se il contribuente sceglie di pagare in 10 rate, si dovrà dividere il totale dovuto per il numero delle rate scelte. La prima rata, in scadenza il 20 ottobre scorso e regolarmente versata dal contribuente, avrà lo stesso importo delle altre rate nel piano di pagamento precedente il ricalcolo; la seconda delle rate dovrà essere pagata, in base alla scadenza trimestrale del nuovo piano, entro il 31 gennaio 2023. Sull’importo delle rate susseguenti a quella pagata a ottobre 2022, dovranno essere applicati gli interessi del 3,5% all’anno: in questo caso, il calcolo deve comprendere il periodo che va dal primo giorno del secondo mese susseguente a quello nel quale sia stato elaborato l’avviso bonario da parte del Fisco.
Risparmi del contribuente nel pagamento delle rate 2023
Il calcolo del debito residuo al 1° gennaio 2023 di un avviso bonario è necessario per ottenere le sanzioni del 3% dell’agevolazione concessa dal governo. In particolare, è occorrente scindere i versamenti effettuati prima di questa data da quelli che verranno effettuati a partire dal 2023. L’importo residuo si ottiene dalla differenza tra quanto richiesto di pagare nell’avviso bonario a titolo di irregolarità e quanto versato entro la fine del 2022. Al risultato, che costituisce il debito residuo, dovrà essere applicata la sanzione del 3%. Su questo importo, dunque, potrà essere fatto il piano delle rate che, risultando pagata quella di ottobre, sarà costituita da nove versamenti futuri a cadenza trimestrale. Il foglio di calcolo dell’Agenzia delle entrate inserisce anche un calendario con i relativi giorni di pagamento delle rate. Inoltre, tra i prospetti inseriti dall’Agenzia delle entrate, c’è anche quello per la rideterminazione degli interessi, che saranno più bassi perché calcolati sul nuovo importo delle rate con sanzione ridotta al 3%, anziché al 10%. Pertanto, escludendo la prima rata, dal nuovo piano di pagamento il contribuente otterrà un beneficio sull’importo da pagare derivante dalla differenza tra quanto originariamente indicato dall’avviso bonario da pagare e quanto effettivamente dovuto dopo il ricalcolo, con sanzioni e interessi ridotti.