Crolla cimitero. A Sant’Agata dei Goti un’ala del cimitero è crollata a seguito del forte maltempo che ha interessato l’area. Circa 200 bare sono finite in un torrente. Appena i soccorritori sono giunti sul posto si sono trovati davanti ad uno spettacolo macabro. Si sono accorti infatti che le bare erano precipitate a valle in un dirupo. I Carabinieri forestali e la Polizia municipale stanno eseguendo degli accertamenti per cercare di chiarire la dinamica di quanto accaduto. Nel frattempo è esplosa la rabbia dei cittadini che sono intenzionati a presentare querela. Fortunatamente nessuna persona è rimasta coinvolta dal crollo avvenuta nella mattinata odierna.
Crolla cimitero, la denuncia al Comune di Benevento
Il sindaco di Sant’Agata dei Goti ha spiegato che il cedimento dell’ala del cimitero è stato dovuto alle piogge intense che hanno finito per riempire il torrente: “Quell’ala del cimitero franata insisteva su un torrente a secco che, con le abbondanti piogge delle ultime ore, è tornato a colmarsi di acqua e probabilmente ha causato il cedimento”. Le famiglie coinvolte hanno deciso di presentare un esposto contro il comune. Il loro avvocato Alessandro Della Ratta ha fatto sapere che nella serata di oggi sarà presentata una querela contro tecnici e amministratori del Comune per crollo e disastro doloso. Da tempo il cimitero versava in pessime condizioni. Pur essendo al corrente della situazione, l’Amministrazione non aveva mosso un dito per poter risolvere la situazione: “Le lesioni erano evidenti, sono state denunciate dalla stampa locale, ci sono state interrogazioni dei gruppi consigliari dell’opposizione, sollecitazioni da singoli cittadini e ad aprile 2022 era stata firmata un’ordinanza di imminente pericolo di crollo, ma nulla è stato fatto”, ha fatto sapere l’avvocato anche lui coinvolto in prima persona in quanto tra le bare disperse c’è anche quella di suo padre. Anche i cittadini avevano allertato il Comune in merito alle condizioni della struttura. Lo stato di abbandono era stato segnalato più volte senza un esito positivo. Nella giornata di oggi i parenti dei defunti coinvolti hanno sollecitato degli interventi urgenti per il recupero delle salme. Inoltre, hanno chiesto l’intervento della magistratura per accertare la responsabilità dei tecnici che erano a conoscenza delle condizioni fatiscenti della struttura. Il deputato di Forza Italia Francesco Maria Rubano ha espresso la sua solidarietà ai familiari delle persone coinvolte: “Quanto accaduto a Sant’Agata de’ Goti è a dir poco agghiacciante. Esprimo alla città e ai suoi cittadini la mia più totale vicinanza. Sto seguendo da vicino la vicenda e ho già sentito il prefetto, il sindaco Riccio e la consigliera comunale Fusco. Mi auguro che quanto prima sia ripristinata la situazione e che si ponga rimedio a questa catastrofe, che tocca i cuori di tante famiglie colpite nei loro affetti più cari. Se, come viene riportato, la zona era da tempo monitorata vogliamo chiarezza su quanto accaduto, perché scene macabre e irriverenti come queste non accadano mai più”.
Le bare sospese nel vuoto al cimitero di Poggioreale
Lo scorso anno aveva fatto discutere il caso del cimitero di Poggioreale a Napoli. Una parte del cimitero era venuto giù e una serie di bare erano rimaste sospese nel vuoto. I vigili del Fuoco sono stati impegnati nelle operazioni di recupero dei feretri. Anche in quel caso il crollo era stato determinato da un ammaloramento della struttura della cappella a causa delle infiltrazioni per la pioggia. Il crollo ea stato preceduto da un forte boato e le telecamere avevano rilevato una fitta nube di polvere. Già nel gennaio scorso si erano verificati altri crolli e la Procura di Napoli aveva aperto un’inchiesta con circa 20 indagati tra tecnici e dirigenti della società di costruzione. I parenti dei defunti avevano protestato presentando un esposto in cui avevano denunciato la situazione di fatiscenza della struttura.