Il reality si chiama Summer Job, ed è prodotto da Banijay Italia. La conduzione del programma è affidata a Matilde Gioli, una tra le attrici più apprezzate del panorama televisivo e cinematografico di oggi, che per la prima volta si confronta con la conduzione.
I protagonisti sono 10 giovani italiani, 5 ragazze e 5 ragazzi, tra i 18 e i 23 anni, scelti tra tanti candidati grazie a una caratteristica fondamentale che li accomuna: la loro allergia al lavoro e alle responsabilità.
Summer Job
Infatti, nelle clip di presentazione non fanno che vantarsi del fatto di non aver mai mosso un dito in vita loro e di aver potuto fortunatamente fare affidamento per ogni necessità al portafoglio di papà (non tutti, ma la maggior parte di loro). Descrivono le loro giornate all’insegna dell’ozio totale, della cura della propria estetica in vista delle serate di balli sfrenati in discoteca e sbronze colossali.
Quando arrivano nella villa da sogno messa a disposizione dalla produzione, effettivamente, lo scenario che gli si prospetta è proprio quello di una vacanza all’insegna del divertimento e delle feste, come nei più classici reality show visti e rivisti in tv. Le prime 24 ore trascorrono tra bagni nella fantastica piscina e nel mare cristallino, fiumi di alcol e addirittura spettacoli di ballerini privati. Andati a letto alle prime luci dell’alba, i 10 festaioli vengono svegliati di soprassalto, solo dopo un paio d’ore di sonno, da un’assordante sveglia e dalla Gioli, che li invita a raggiungerla nel patio esterno.
Intontiti dal poco sonno e dall’alcol ingerito, i 10 ragazzi la raggiungono e qui apprendono l’amara verità: per continuare l’avventura e vivere la vacanza più incredibile della loro vita, dovranno fare qualcosa che non hanno mai fatto in vita loro, lavorare.
L’obiettivo è semplice: resistere il più possibile senza abbandonare il proprio lavoro. Per il vincitore ci sono in palio ben 100mila euro.
Ogni settimana, in gruppi di 3, saranno affidati a diversi datori di lavoro che assegneranno loro delle attività da svolgere per circa 6 ore al giorno, per ottenere una paga settimanale, grazie alla quale potranno rimanere nel meraviglioso resort messicana.
Alla fine di ogni settimana, coloro che non porteranno a termine il lavoro assegnatogli dal datore di lavoro o non lo faranno con impegno e dedizione, non riceveranno la busta paga. Questo significa che saranno a rischio eliminazione, verdetto che sarà emesso dai compagni di viaggio risultati virtuosi, inoltre, per ogni busta paga vuota che sarà consegnata ai ragazzi “licenziati”, la cifra del montepremi finale si abbasserà danneggiando, di conseguenza, lo sforzo di tutti.
Claudia Mosticone