Assegno universale anziani non autosufficienti in sostituzione dell’indennità di accompagnamento: che cos’è e quando arriva. La nuova misura a sostegno della terza età dovrebbe arrivare nel Consiglio dei ministri già nella giornata di oggi, 19 gennaio, seguendo uno schema di decreto che prevede un unico assegno di accompagnamento anche in attuazione delle misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Nel Recovery Fund, infatti, c’è l’obiettivo da raggiungere anche in tema di assistenza agli anziani non autosufficienti, ma per l’adozione del decreto definitivo ci vorrà del tempo.
In ogni modo, tutta la materia sarà riformata con un unico assegno, “universale”, grazie al quale verranno assorbiti tutti gli aiuti per la terza età, primo tra tutti l’indennità di accompagnamento. Si tratterà di un riordino simile a quello già adottato con l’assegno unico per i figli, che ha assorbito anche le misure e i bonus spettanti per la natalità.
Assegno autosufficienti accompagnamento indennità: in arrivo il nuovo sostegno per la terza età
Proprio nel Consiglio dei ministri fissato per la giornata di oggi, 19 gennaio, dovrebbe essere messo in discussione il decreto che prevede l’adozione dell’assegno unico per gli anziani non autosufficienti, rientrante nella delega del governo di “tutela della dignità e della promozione delle condizioni di vita, di cura e di assistenza”.
Il provvedimento, che dovrà essere adottato su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, del ministero del Lavoro e del ministero della Salute, di concerto con i ministeri degli Affari affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Piano nazionale di ripresa e resilienza, il ministero per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, il ministero dell’Economia e delle Finanze, il ministero dell’Università e della Ricerca, mirerà a semplificare i vari sostegni spettanti alla terza età, mediante un coordinamento delle indennità di tipo assistenziale, sanitario e socio-sanitario delle persone anziane. Il sostegno, nel dettaglio, è previsto all’articolo 5 della delega al governo, che fissa la scadenza per l’entrata in vigore del decreto al 1° marzo del prossimo anno.
L’articolo, dunque, riordinerà la materia dell’assistenza alle persone anziane e non autosufficienti mediante un’indennità a lungo termine che permetta agli interessati di poter beneficiare delle cure e dell’assistenza necessarie. In termini pratici, le persone anziane non autosufficienti potranno beneficiare dell’assegno universale scegliendo il trattamento monetario oppure la fruizione dei servizi alla persona: in entrambi i casi, dunque, il nuovo sostegno andrà a sostituire l’indennità di accompagnamento.
Nuovo fondo per le prestazioni sanitarie e di assistenza
Inoltre, rientra nel provvedimento che dovrà essere adottato dal governo per la terza età, anche l’adozione di un fondo dedicato – da istituire presso il ministero del Lavoro – alle politiche sociali e di assistenza.
Nel nuovo fondo (denominato “Per la prestazione universale degli anziani non autosufficienti”) confluiranno le risorse derivanti da risparmi nella gestione del nuovo assegno universale. L’obiettivo, si legge nella delega al governo, è quello di migliorare e promuovere i servizi alla persona, anche in via progressiva, e di migliorare la qualità e la quantità delle prestazioni su tutto il territorio italiano.
A tal proposito, il governo potrà procedere “alla ricognizione e al riordino delle agevolazioni fiscali e contributive, anche attraverso la rimodulazione delle aliquote e dei termini, volte a sostenere la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio della persona non autosufficiente, per sostenere e promuovere l’occupazione di qualità nel settore dei servizi socio-assistenziali”. Nel 2024 il Dipartimento per la disabilità ha stanziato nuove risorse per i contributi e i bonus a favore dei caregiver.