In collegamento video con il World Economic Forum di Davos, Volodymyr Zelensky si dice “non del tutto sicuro che Putin sia ancora vivo“. Il presidente ucraino ha mostrato tutte le sue perplessità in particolare per quanto riguarda le apparizioni televisive del suo omologo russo, che spesso compare in “chroma key“, ossia attraverso la sovrapposizione di due diverse immagini o due diversi video, impiegata in ambito televisivo per dare uno sfondo diverso a un soggetto ripreso.

Non sono sicuro che il presidente della Russia che a volte appare… sia lui. Gli addetti ai lavori della TV capiranno: in chroma key appare da qualche parte, non capisco bene se è vivo o no, se è lui che prende le decisioni o qualcun altro. Che tipo di cerchia di persone? Non ho tali informazioni… non capisco bene come puoi promettere ai leader europei una cosa, e il giorno dopo iniziare un’invasione su vasta scala dello stato. È solo che non capisco bene con chi abbiamo a che fare. Discorsi di pace? Con chi?

Il portavoce del Cremlino risponde a Zelensky: “Putin ancora vivo, anche se lui preferirebbe di no”

Le parole di Zelensky a Davos hanno subito destato la replica di Dmitry Peskov, con il portavoce del Cremlino che ha risposto a tono ai dubbi sulle condizioni di Vladimir Putin, asserendo che il presidente russo “è vivo, così come la Russia intera”.

È chiaro che sia la Russia sia Putin rappresentano un grosso problema per l’Ucraina di oggi e per Zelensky. Ed è chiaro che dal punto di vista puramente psicologico, Zelensky preferirebbe che né la Russia né Putin esistessero, ma prima se ne rende conto, prima l’Ucraina si rende conto che la Russia e Putin esistono ed esisteranno, e che prima o poi dovranno rinunciare a tutto ciò che è russo, meglio sarà per un Paese come l’Ucraina.

Il portavoce del Cremlino ha anche assicurato che il conflitto in Ucraina potrebbe inasprirsi ulteriormente dal momento che l’Occidente invii nuove armi a Kiev. Peskov ha definito “estremamente pericolosa” la possibile fornitura di armamenti, che potrebbe provocare il passaggio della guerra “su un nuovo livello qualitativo”.

Zelensky sulla caduta dell’elicottero nella regione di Kiev: “Aperta indagine penale”

Qualche ora prima dell’intervento alla “colazione ucraina” di Davos, durante il suo discorso serale di mercoledì 18 gennaio, Zelensky aveva fornito maggiori dettagli sulle operazioni sul luogo della caduta dell’elicottero di Brovary, nella regione di Kiev. Assoluti protagonisti della vicenda erano stati gli insegnanti dell’asilo coinvolto nell’incidente, che insieme ai residenti locali avevano aiutato in prima persona i soccorritori. A proposito dell’incidente, il Servizio di sicurezza ucraino ha avviato un’indagine penale per stabilire le responsabilità dell’accaduto.

Centinaia di persone hanno partecipato allo spegnimento dell’incendio, alla ricerca e al salvataggio dei feriti e alle prime azioni investigative: i nostri soccorritori, gli agenti di polizia, i soldati della Guardia Nazionale, i medici, gli psicologi, i dipendenti del Servizio di Sicurezza dell’Ucraina. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato all’operazione di salvataggio di oggi. Il Servizio di sicurezza ucraino ha aperto un’indagine penale su questo terribile evento. Ho incaricato il capo del Servizio di sicurezza dell’Ucraina, in collaborazione con tutti gli altri organi autorizzati, di chiarire tutte le circostanze del disastro.