Cosa sono le case popolari nel 2023? Per molti ottenere la disponibilità d’immobile di pubblica proprietà, è una vera salvezza per una vita almeno dignitosa.

Tuttavia, il discorso è molto più ampio e difficilmente può essere racchiuso in breve descrizione, per cui nei prossimi paragrafi analizzeremo i requisiti degli aventi diritto alla casa.

Come funziona l’assegnazione delle case popolari

Parlare delle case popolari, significa ampliare il discorso sugli alloggi popolari dell’Istituto Autonomo Case Popolari (IACP) o edilizia residenziale pubblica (ERP).

Si tratta d’immobili di edilizia popolare messi a disposizione dei cittadini e famiglie che gravano in uno stato di bisogno.

Per questo motivo, spesso la spesa legata all’affitto è ridotta o proporzionata al reddito annuo prodotto attraverso il certificato ISEE.

In sostanza, le tariffe per gli alloggi pubblici vengono stabilite in base alle stanze abitabili e al reddito del nucleo familiare, per cui il costo minimo dell’affitto corrisponde al valore di 50 euro, mentre il massimo di circa 200 euro.

La comunità che vive una situazione di “povertà” deve essere sostenuta sia sul piano economico che sociale, il che implica direttamente la messa a disposizione degli alloggi popolari.

Tuttavia, l’assegnazione di un alloggio popolare è subordinata da una serie di requisiti e condizioni.   

Bando di assegnazione e domanda online 2023

Prima di pensare di richiedere il rilascio di una casa popolare, occorre verificare la presenza del bando di assegnazione emesso dal Comune di appartenenza, ma anche dalla Regione e Provincia.

L’assenza del bando non permette di presentare la domanda e, quindi, di mettersi in lista per una casa popolare.

Per questo motivo, si consiglia, di controllare la presenza del bando presso il proprio Comune.

In teoria, il Comune emette il bando di assegnazione e permette ai cittadini di presentare la richiesta per entrare in un alloggio gestito dalle IACP o ATER.

In ogni caso, la richiesta va presentata all’Ente che emette il bando, il più delle volte il Comune.

Requisiti e condizioni: ecco a chi spetta l’alloggio popolare

Il Comune nell’emettere il bando per l’assegnazione di una casa popolare, definisce criteri e condizioni per consentire ai cittadini di mettersi in lista, per cui occorre rientrare in più requisiti, tra cui:

  • non risultare titolare di altri alloggi residenziali;
  • non possedere un provvedimento di sfrattato promosso da altri Enti di residenza pubblica, da un periodo di tempo minimo di 5 anni;
  • non risultare occupante abusivo di altri alloggi, da un periodo di tempo minimo di 5 anni;
  • residenza nel Comune di appartenenza.

Quale reddito ISEE bisogna avere?

Il reddito annuo prodotto dal nucleo familiare incide fortemente nell’assegnazione della casa popolare.

In teoria, il certificato ISEE deve risultare uguale o inferiore a 20.000 euro. È chiaro che nella graduatoria ottiene la precedenza la famiglia con un reddito basso, ad esempio di 3.000 euro, rispetto a coloro che superano tale soglia.

Viene avvantaggiato chi possiede un reddito mensile di 500 euro, rispetto a coloro che ne vantano mille, come la presenza di minori e invalidi assume un ruolo determinante per il rilascio di un punteggio più alto.

In ogni caso, il limite reddito annuo massimo viene considerato in base alle diverse circostanze ed elementi che compongono gli emolumenti percepiti dall’intero nucleo familiare.

È possibile riscattare un alloggio residenziale pubblico?

Legge n. 560 del 24 dicembre 1993, permette l’avvio della procedura di acquisto della casa popolare, se sono presenti diversi requisiti in base alle disposizioni normative locali.

Infatti, possono riscattare gli alloggi popolari gli assegnatari o familiari conviventi. Anche in questo caso, occorre la presenza di un apposito bando di riscatto delle case popolari.

Quanto costa acquistarle una casa popolare?

La spesa per l’acquisto di un alloggio popolare non è alta, anzi è nettamente inferiore, rispetto alle normali quotazioni di mercato.

In conclusione, ricordiamo che sia per la domanda per l’assegnazione di una casa popolare che per il futuro riscatto, occorre l’emissione di un bando comunale. La regola generale prevede la presenza di requisiti e condizioni.