Arrivano interessanti notizie per i percettori del RdC, circa le nuove convocazioni a mezzo SMS, così il Centro per l’impiego si muove per collocare nel mondo del lavoro i percettori del sussidio di Stato.
Nel corso delle ultime settimane, non pochi percettori del Reddito di cittadinanza hanno ricevuto un sms contenente l’invito o la convocazione per la presentazione diretta presso il Comune di appartenenza.
Non dovrebbe essere una novità, ma comunque, ha destato non poco scalpore. La vera “stranezza” è dovuta alla massiccia frequenza sul numero delle convocazioni.
Al riguardo, si ricorda che i percettori del RdC sono tenuti (obbligati) alla sottoscrizione del Patto di Lavoro, in cui confermano la dichiarazione d’immediata disponibilità al lavoro (DID), aderendo alla collocazione nel mondo del lavoro al Centro per l’impiego.
Analizziamo ora, nel dettaglio, i diversi aspetti in merito all‘impiego lavorativo dei beneficiari del sussidio, fortemente voluto dal presidente del M5s, Giuseppe Conte.
Lavoro, convocazione RdC: ecco come funziona
Coloro che risultano idonei allo svolgimento dell’attività lavorativa sottoscrivono anche un altro documento, denominato PUC, più conosciuto come i Progetti Utili alla Collettività nel Comune di appartenenza. In questo caso, i fruitori del sussidio devono rendersi disponibili allo sviluppo del progetto dalle ore 8 alle 16 ore settimanali.
In buona sostanza, il PUC riguarda l’applicazione dei lavori socialmente utili alla prosperità e benessere dell’intera comunità. Il Centro per l’Impiego promuove le convocazioni attraverso l’inoltro massiccio di sms, in cui si invita i percettori RdC alla presa in carico della disponibilità per il progetto assegnato.
Peraltro, c’è da chiedersi perché la convocazione non scatta subito, ovvero nell’immediata accettazione della richiesta del Reddito di cittadinanza.
In alcune circostanze, la procedura di convocazione viene modificata, tanto che spesso la richiesta arriva dal Comune di residenza e non dal Centro per l’Impiego.
Il governo italiano nella Manovra 2023, ha inserito una nuova modifica diretta ai percettori del Reddito di cittadinanza, la nuova norma stabilisce che, con decorrenza dal 1° gennaio, le Amministrazioni comunali devono farsi carico dei percettori del sussidio nella misura del 100 per cento anziché di un terzo disposto dalla vecchia normativa.
Alla luce di questo correttivo introdotto nella legge di Bilancio 2023, si comprende l’invio massiccio delle convocazioni per RdC con sms, così come evidenziato anche da Thewam.net.
Una prassi riscontrata maggiormente nelle Amministrazioni comunali che hanno già attivato i Progetti Utili alla Collettività.
D’altra parte, questa tipologia di lavori socialmente utili viene organizzata su base gratuita, senza la presenza di un rapporto di lavoro instaurata con il Comune.
Reddito di cittadinanza chiamata dal Comune: come funziona
Le Amministrazioni comunali, che hanno programmato e attivato i Progetti Utili alla Collettività, possono convocare i percettori del RdC. In questi casi, i fruitori del sussidio devono confermare la convocazione, dando disponibilità al Centro per l’impiego.
Dunque, coloro che ricevono la convocazione, per non decadere dal beneficio, devono aderire al percorso formativo previsto dalla normativa vigente.
In teorica, il beneficiario del RdC, dopo 30 giorni, riceve la convocazione dal Centro per l’Impiego per la sottoscrizione del patto di lavoro.
La convocazione che conferma l’obbligo di rispettare le norme previste nell’attuale ordinamento, per l’adesione all’offerta di servizio o formazione lavorativa, viene trasmessa a mezzo mail o sms.
In sostanza, la convocazione viene inoltrata attraverso i canali resi disponibili dal beneficio stesso, all’atto della presentazione della domanda di ammissione al RdC. Nel messaggio vengono riportati il giorno dell’appuntamento, nonché l’ora esatta dell’incontro.
Occorre, sottolineare, che le false dichiarazioni sono punibili per legge. In particolare, l’articolo 7 del decreto Legge n. 4/2019, contenente le “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”, recita:
“Punisce con la reclusione da due a sei anni chiunque, al fine di ottenere indebitamente il Reddito di cittadinanza produca documentazione fraudolenta”.
Mancata presentazione centro per l’impiego RdC, cosa fare?
Il beneficiario del sussidio ha l’obbligo di aderire e presentarsi al corso formativo e al progetto assegnato. Tuttavia, esistono delle circostanze che possono “giustificare” l’assenza, come ad esempio per sopraggiunta malattia o infortunio, in presenza di una gravidanza, gravi esigenze familiari e così via.
In ogni caso, la dimostrazione dell’impedimento deve essere documentata. Ci significa, che il beneficiario deve realmente esibire il certificato medico di malattia, gravidanza e così via.
Comunque, nell’arco temporale di 24 ore va comunicata l’assenza al Centro per l’Impiego.
In conclusione, i fruitori del RdC possono essere convocati tramite sms per l’inserimento in Progetti Utili alla Collettività, sempre tendendo conto dell’orientamento professionale e lavorativo.