I candidati alla segreteria del Pd continuano la loro campagna elettorale. Se un pezzo della partita, infatti, si gioca con il soft power e con le trattative interne alle correnti del partito, c’è una sfida che si gioca al di fuori: tra la gente, quella da portare ai gazebo e quindi a votare. Elly Schlein, una delle pretendenti alla successione di Enrico Letta, oggi era ad Arquata del Tronto. Nel suo intervendo, la deputata, ha avuto modo di ribadire la sua idea di Pd:
Mi sono candidata a guidare questa grande comunità che sarà il nuovo Partito Democratico su tre grandi battaglie: ridare dignità al lavoro, contrastando il precariato che purtroppo in questo Paese dilaga, contrastare ogni forma di diseguaglianza, quelle sociali che sono aumentate ma anche quelle territoriali, ascoltare i territori dove si decidono le politiche, altrimenti si spezzerà il rapporto di fiducia e questo va a ledere l’intera democrazia. La politica deve avere lo sguardo aperto a 360 gradi altrimenti perde la sua missione – ha aggiunto -. C’è un sacco di gente che non va più a votare perché ha sentito la politica distante, perché non capisce più”. Un riferimento diretto “al Pd e al centro sinistra, a chi vogliamo rappresentare e cosa stiamo lì a fare. La proposta politica della candidata è “ridare ascolto ai territori e alla base militante del partito che non si è sentita ascoltata, soprattutto quando ci sono da fare scelte importanti e le liste da formare, dando un’identità chiara a questo partito.
Schlein continua la narrazione di candidata outsider. Oggi l’ha avvalorata con queste parole:
Per me è fondamentale imparare perché ce ne sono troppi di politici che pensano di essere tuttologi e di avere sempre la verità in tasca: mi tengo stretta i miei dubbi e cerco di imparare ogni giorno dal confronto. L’esperienza amministrativa di questi anni mi ha già insegnato tanto, ma questo è lo spirito con il quale mi candido a guidare il Pd nuovo, che dobbiamo costruire insieme. Fortunatamente non mi candido da sola, ma con tanti compagni e compagne che questa esperienza la fanno tutti i giorni sul terreno.
La sua è un’idea di Pd che:
Ascolti i territori, valorizza le esperienze importanti di amministratrici e amministratori, che quando funzionano devono farlo anche in rete, perché l’intuizione di uno deve diventare patrimonio collettivo e linea politica riconoscibile del partito.
Schlein mette al centro tre questioni
Lavoro, clima e contrasto alle disuguaglianze. Questi i tre cavalli di battaglia su cui insiste Elly Schlein nel tratteggiare il nuovo corso del Pd. Lo ha ribadito anche oggi dalle terre marchigiane:
Mi sono candidata a guidare questa grande comunità che sarà il nuovo Partito Democratico su tre grandi battaglie: la prima è quella di ridare dignità al lavoro, contrastando il precariato che purtroppo in questo Paese dilaga. La seconda è contrastare ogni forma di diseguaglianza: quelle sociali che sono aumentate ma anche quelle territoriali. La terza questione è il clima.
Proprip sul clima ha aggiunto:
Se vogliamo fare un favore al Paese, dobbiamo invertire quel rapporto per cui in Italia, dopo le emergenze, si spende sei volte rispetto a quanto si investe in prevenzione nel dissesto idrogeologico. Tutto ciò si traduce nel disseminare il Paese di cantieri di cura, nel valorizzare le competenze e nel dare lavoro per prevenire. Abbracciamo una visione diversa anche su questo. con eventi sempre più estremi che colpiscono i territori.
L’ultimo inciso non è stato casuale: Arquata del Tronto è stato tra i comuni più colpiti dal violento sisma del 2016.