Pensioni, bozza di riforma entro l’estate: ecco le novità in arrivo sul fronte previdenziale in previsione del primo tavolo che si terrà nella mattinata di domani, 19 gennaio 2023, tra la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone, e i sindacati e le associazioni datoriali. L’obiettivo è quello di andare spediti sia sulla riforma delle pensioni che sul tema della sicurezza sul lavoro. “I tempi possono essere entro i primi cinque o sei mesi dell’anno – ha detto Marina Calderone rispondendo al Senato – sia per la bozza di riforma delle pensioni, che per le misure da prendere in ambito di sicurezza sul lavoro”. Proprio su quest’ultimo tema, giovedì scorso 12 gennaio si è tenuto il primo tavolo tra il ministero e le parti sociali.
Pensioni riforma novità in arrivo dal governo Meloni: da domani si aprono i tavoli con i sindacati
Nella giornata di oggi, 18 gennaio, la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone, è stata ascoltata in audizione presso l’Aula della Commissione Lavoro sulle linee programmatiche relative al suo dicastero. “Gli interventi sulle pensioni che sono stati fatti nella Legge di Bilancio 2023 – ha iniziato il suo intervento la ministra – hanno riguardato le pensioni anticipate flessibili, la cosiddetta ‘quota 103’, riconfermando la normativa sull’Ape sociale per coloro i quali rientrano nelle caratteristiche richieste e rivedendo il meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023 e 2024. Nella Manovra abbiamo tutelato i più bisognosi con una rivalutazione del +120% del trattamento minimo e dell’85% degli assegni tra quattro e cinque volte il minimo. Inoltre, per il 2023 abbiamo introdotto l’innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per gli over 75 ed esteso per tutto l’anno l’opzione donna”. Altro tema sul quale i sindacati porranno l’attenzione durante le trattative di riforma pensionistica è quello della separazione della spesa previdenziale da quella assistenziale. “È utile ricostituire il nucleo di verifica della spesa previdenziale – ha detto Marina Calderone – Con la Legge di Bilancio 2023 non è stato possibile intervenire sulle coperture ma avevo preso uno specifico impegno di tornarci in un contesto più complessivo che è quello che vogliamo consegnare grazie a un percorso di riforma delle pensioni, che parte ufficialmente domani e che, come ho già dichiarato, risulta essere uno degli obiettivi sia del mio ministero che di tutto il governo”.
Opzione donna, M5S chiede di ripristinare i vecchi requisiti anagrafici
Per il 2023 sarà necessario introdurre nuovi meccanismi di flessibilità in uscita. “Vogliamo arrivare a un percorso di riforma, come ha spiegato anche Giorgia Meloni, che non ci riconsegni nella prossima legge di Bilancio la necessità di dover nuovamente intervenire con meccanismi di natura annuale”. Concetto, quest’ultimo, che era stato ribadito già nell’intervento al Senato: “Bisogna mettere fine alla stagione degli interventi in Finanziaria per evitare lo scalone Fornero e individuare forme di uscita anticipata. Occorre affrontare i temi indispensabili per guardare alla tenuta futura del sistema previdenziale, ragionare di riforma di sistema incentrata sulla flessibilità, tenendo conto delle situazioni oggettive e soggettive e facendo interagire primo e secondo pilastro”. Tra le novità che si preannunciano in discussione nel tavolo di lavoro che si aprirà domani, c’è la questione delle modifiche di opzione donna. Il Movimento 5 Stelle, infatti, ha presentato un emendamento al decreto “Milleproroghe” contenente la necessità di reintrodurre i precedenti requisiti anagrafici, ovvero di 58 anni per le lavoratrici dipendenti e di 59 anni per le autonome, eliminando i vincoli introdotti con la legge di Bilancio 2023.