Qatargate, arrestata la commercialista della famiglia Panzeri
Monica Rossana Bellini, questo il nome della commercialista della famiglia Panzeri arrestata con l’accusa di associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio, per quanto riguarda lo scandalo Qatargate. Bellini, 55 anni, è stata arrestata ieri e ora si trova nel carcere di San Vittore a Milano. L’operazione di arresto è avvenuta a carico dal nucleo di polizia economico finanziaria delle fiamme gialle di Milano e dall’aliquota di polizia giudiziaria sempre della Guardia di finanza, su esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dai magistrati belgi nell’inchiesta sul Qatargate.
Lo Scandalo che ha coinvolto la Famiglia Panzeri
Adesso la decisione spetta alla Corte d’Appello Milanese se consegnare Bellini alle autorità belghe, come è stato per Silvia Panzeri, la figlia dell’ex eurodeputato il quale avrebbe adesso deciso di collaborare con la giustizia di Bruxelles. Antonio Panzeri avrebbe firmato un accordo con la Procura federale belga che prevede “la reclusione, una multa e la confisca di tutti i beni finora acquisiti, stimata attualmente in un milione di euro” e “una condanna a cinque anni, ma con sospensione condizionale della pena per la parte eccedente un anno“. Restano in carcere per il momento anche Eva Kaili, ex vicepresidente del Parlamento Ue, e il suo compagno Francesco Giorgi.
Lo scandalo Qatargate e la famiglia Panzeri
Il Qatargate è il nome attribuito allo scandalo giudiziario che ha coinvolto l’Europa e il parlamento europeo. Il termine rimanda al Paese del Qatar, proprio perché le indagini principali riguardano presunte tangenti arrivate dal piccolo emirato per influenzare e determinare a proprio favore la politica dell’europarlamento. Il caso crea scandalo soprattutto per il peso dei nomi coinvolti nell’inchiesta. La polizia belga infatti arresta, tra gli altri, il vice presidente del parlamento europeo, la parlamentare greca Eva Kaili, l’ex eurodeputato italiano Antonio Panzeri,e l’assistente Francesco Giorgi, compagno di Kaili.
