Rissa nella Rems di San Nicola Baronia in provincia di Avellino. Per una lite violenta tra due ospiti, tre operatori sanitari intervenuti per calmare gli animi sono finiti in ospedale. Il bilancio però poteva essere ancora più pesante.
Uno dei due litiganti, in preda ad un raptus si è scagliato contro un infermiere, procurandogli una ferita da morso alla pancia. Durante la colluttazione anche un’infermiera è stata scaraventata a terra, battendo la testa sul pavimento e un oss invece è stato raggiunto da un pugno al volto. Trasportato al pronto soccorso del Frangipane anche l’aggressore.
Fortunatamente nessuno ha riportato conseguenze gravi, ma il bilancio poteva essere davvero drammatico.
La residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza è stata istituita a seguito della chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari avvenuta nel 2014 ed ospita circa una ventina di pazienti psichiatrici autori di reato. Presso la struttura vengono eseguiti programmi terapeutici riabilitativi individuali a seguito dei quali il paziente, cessata la pericolosità sociale, rientra in carico ai territori di provenienza.
L’episodio è stato stigmatizzato dal direttore generale Mario Nicola Vittorio Ferrante che ha voluto esprimere la propria vicinanza agli operatori sanitari coinvolti:
“Sono profondamente costernato per quanto accaduto, si tratta di un episodio gravissimo che coinvolge i nostri operatori chiamati a svolgere quotidianamente un lavoro molto delicato, in considerazione del tipo di struttura che ospita pazienti psichiatrici autori di reato. Voglio esprimere la mia vicinanza ai tre operatori aggrediti: quello che è accaduto non dovrà ripetersi, il personale ha diritto di lavorare serenamente senza timore di subire atti di violenza”.
Rissa nella Rems di San Nicola Baronia: il commento del Segretario Generale della CISL Lorenzio Medici
Il Segretario Generale della CISL Funzione Pubblica della Campania e Commissario della Federazione Irpinia-Sannio Lorenzo Medici, ha commentato l’ennesimo episodio di violenza consumato nella residenza sanitaria per l’esecuzione delle misure di sicurezza a San Nicola Baronia:
“Non se ne può più di questo stillicidio continuo. Ormai la sicurezza del personale è la vera, grande emergenza a cui è di fronte la sanità in Campania. Ma le istituzioni competenti tacciono. Non si fa niente per tutelare gli addetti, eppure non passa giorno che in qualche presidio della regione non si registrino aggressioni ai loro danni. Come CISL chiediamo subito un vertice con il management della ASL di Avellino per affrontare la questione ed individuare, di intesa con le forze dell’ordine presenti sul territorio, le misure da adottare per porre fine una volta per tutte a questa escalation. Gli infermieri, i medici e tutto il personale hanno bisogno di lavorare in un clima diverso e devono essere difesi, perché ogni giorno sono in prima linea per aiutare i pazienti, gli ammalati ed i cittadini che chiedono salute. Ulteriori ritardi nelle risposte da mettere in campo sono inaccettabili!”
Il precedente nel Gennaio del 2018
Questi episodi sono purtroppo all’ordine del giorno nella Rems. E nel corso degli anni sono avvenuti anche fatti ancora più gravi come l’episodio di aggressione avvenuto nel 2018, quando un uomo di 38 anni di Napoli, fu arrestato dai carabinieri della compagnia di Ariano Irpino con l’accusa di lesioni e minaccia aggravata.
L’uomo, sottoposto alla misura di sicurezza con ricovero proprio presso la Rems di San Nicola Baronia, per futili motivi, aggredì violentemente a calci e pugni due internati presso la stessa struttura. Immediatamente soccorsi, entrambi furono trasportati al pronto soccorso dell’ospedale di Ariano Irpino e giudicati guaribili in 20 giorni per le lesioni subite.
Negli anni precedenti, sempre in questa struttura si registrò anche la fuga di un paziente, che nel frattempo aveva intimorito alcuni abitanti e tentato di portare via un’auto. Anche in quell’occasione risultò determinante l’intervento dei Carabinieri.