Cattive notizie dall’Australia per Rafael Nadal che, durante il secondo turno degli Australian Open, è uscito dolorante all’anca sul 6-4 5-3 per il suo avversario, Mackenzie McDonald.
Il campione del torneo ha abbandonato il terreno di gioco per un infortunio all’anca sinistra: il maiorchino si è accasciato dopo un allungo per raggiungere una palla. e ha sentito dolore uscendo dal campo Nadal ha poi concluso il game praticamente da fermo, per poi chiamare un medical time out.
Tra il pianto della moglie in tribuna Nadal è uscito dal campo, si è fatto trattare ed è tornato a giocare dopo qualche minuto. Ha ripreso la partita visibilmente dolorante, match che è terminato con una vittoria per il suo avversario americano per 6-4 -6-4 7-5.
Il torneo dice addio al suo campione, fermato per l’ennesima volta da un infortunio. Nadal è virtualmente al numero sei del ranking ATP, e nella sua parte del tabellone si apre una voragine che potrebbe favorire il russo Daniil Medvedev, che fino in semifinale ha la strada spianata.
Dagli US Open dello scorso anno 5 sconfitte e 2 vittorie, una nella fase a gironi delle Nitto Atp Finals contro il norvegese Casper Ruud e alla prima gara degli Australian Open di quest’anno quando ha battuto Jack Drape.
Nadal: “L’infortunio è all’anca, sono distrutto”
Ho accusato un dolore all’anca. È l’anca sinistra. Non so cosa stia succedendo. Se è il muscolo, se è un’articolazione, ho fatto trattamenti in passato ma non era così. In questo momento è difficile saperlo, ma farò i test. Mi era già successo nei giorni scorsi, ma mai forte così. Faremo degli accertamenti, ma ora fatico a muovermi. Non so se in migliori condizioni avrei potuto vincere: avrei avuto più chance, ma ho comunque perso. Non posso dire di non essere distrutto mentalmente perché mentirei. È difficile, ma spero che non sia niente di grave. Non ho chiesto al mio box se dovessi ritirarmi o meno, sono grande abbastanza per decidere autonomamente. Non volevo ritirarmi essendo il campione uscente, preferivo completare il match. È triste, ma domani è un altro giorno