Non solo armi e uccisioni: la vita di Matteo Messina Denaro è stata attraversata anche da donne e amori, alcuni più importanti altri meno, proprio come accade a qualunque uomo, anche il più ricercato. All’inizio ci fu Andrea, una giovane austriaca che gli aveva fatto perdere la testa. Poi è arrivata Francesca, che al superboss ha dato anche una figlia, mai riconosciuta. E tra una storia e l’altra ha quindi fatto irruzione Maria Mesi, la donna forse più importante nella sua vita, condannata per favoreggiamento per averlo ospitato e accompagnato durante la latitanza: “Sei la cosa più importante che ci sia”, le scriveva nelle lettere. L’immagine che ne viene fuori è quella di un padrino moderno, anche innamorato, difficile da collegare allo stesso uomo mandante di stragi e uccisioni di inaudita violenza.

Andrea, Francesca, Maria e le altre: tutte le donne di Messina Denaro

Prima fra tutte c’è stata Andrea Haslehner, giovane e bella austriaca che lavorava in un albergo di Selinunte. Matteo Messina Denaro frequentava l’albergo e aveva fatto colpo sulla donna che a un certo punto si trasferì in una villa di Triscina affittata dal boss. L’improvviso allontanamento era dovuto al fatto che di lei si era invaghito il direttore dell’albergo, Nicola Consales, che nel 1991 verrà ucciso a Palermo con due scariche a bruciapelo dopo avere confidato ai suoi collaboratori che presto avrebbe messo alla porta “questi quattro mafiosetti” degli amici di Matteo. Le cronache di quel tragico amore raccontano che, dopo il delitto, Messina Denaro andò a trovare la sua amica che nel mentre aveva fatto ritorno in Austria. Ma il boss aveva già voltato pagina e nella sua vita era nata un’altra storia con Francesca Alagna, sorella del commercialista di fiducia dell’ex patron della Valtur, Carmelo Patti, sospettato di essere un prestanome del padrino. Dalla relazione con Francesca Alagna nel 1996 Messina Denaro ha avuto una figlia, Lorenza. Nonostante non sia mai stata ufficialmente riconosciuta, la donna e la ragazza sono state accolte sin dal primo momento a casa della madre del boss a Castelvetrano. Se ne sono andate solo nel 2013. Non è stato mai chiarito se sia stato un atto di ribellione della ragazza o, come appare più probabile, una scelta causata dal fatto che madre e figlia non riuscivano più a vivere in una casa assediata da polizia e carabinieri. Nel 2021 Lorenza ha avuto un bimbo. Tra amori fugaci e scappatelle di poco conto entra nella vita del boss Maria Mesi, Mari o Mariella si faceva chiamare lei, mentre lui amava chiamarla Tecla. Dalla corrispondenza saltata fuori in casa di Filippo Guttadauro, cognato e collegamento tra Messina Denaro e il suo mondo, emergono i dettagli di una relazione vissuta per forza di cose nella clandestinità. “Avrei voluto conoscerti fin da piccola e crescere con te, sicuramente te ne avrei combinate di tutti i colori perché da bambina ero un maschiaccio”, gli scriveva. Con lui, però, la donna ha potuto condividere pochissimi momenti di spensieratezza e intimità, compresa qualche vacanza come quella di agosto 1995 in un residence messo a disposizione dal boss Vito Mazzara (il mandante dell’uccisione di Mauro Rostagno) a San Vito Lo Capo, tra la spiaggia sabbiosa, il mare e le escursioni nella suggestiva riserva naturale dello Zingaro. Qui il boss poteva muoversi con relativa tranquillità, protetto da una fitta rete di amici e fiancheggiatori. Ma l’amore per la sua Tecla l’aveva l’aveva portato a organizzare anche un’altra vacanza, stavolta in Grecia, molto più rischiosa perchè lontana dalla comfort zone.