Al via il nuovo bonus giovani agricoltori 2023. Si tratta di un incentivo introdotto nella legge di Bilancio 2023, non un intervento di poco conto, anzi il governo italiano ha rivalutato con particolare attenzione gli interventi diretti al settore agricolo. Per questo motivo, per il 2023 sono presenti diverse misure volte a sostenere lo sviluppo del settore, incanalando le risorse da distribuire verso un discorso molto più ampio.

L’obbiettivo del bonus giovani agricoltori, nasce con una doppia finalità. Da un lato sostenere il settore agricolo, mentre dall’altro incoraggiare i giovani imprenditori nel promuovere nuove imprese. In sostanza, lo scopo primario della norma resta quello di agganciare i giovani al mondo dell’impresa agricola.

Il legislatore non ha solo inserito un nuovo incentivo per potenziare il settore agricolo, ma ha provveduto a differire e rafforzare diverse misure già in uso.

Osserviamo ora, nel dettaglio le caratteristiche principali del bonus giovani agricoltori 2023.

Bonus giovani agricoltori  2023

La legge del 29 dicembre 2022, n. 197 incamera diverse novità, tra cui il differimento del bonus giovani agricoltori anche per il 2023.

Nello specifico, la norma predisposte per i giovani imprenditori che si avviano all’esercizio dell’attività imprenditoriale agricola, un esonero contributivo nella misura del 100 per cento.

Dunque, i giovani imprenditori ottengono una riduzione del versamento contributivo a carico dell’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti. Si tratta di un’agevolazione riconosciuta in favore dei giovani imprenditori che si registrano presso la previdenza agricola, come si legge da investireoggi.it.

Contributi giovani agricoltori

L’opzione contributiva viene riconosciuta a diversi soggetti, tra cui: coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali IAP.

L’agevolazione viene attivata solo in presenza di una registrazione nella previdenza agricola entro e non  oltre il 31 dicembre 2023.

Nella Manovra 2023 è presente il differimento della misura inizialmente fissata al 31 dicembre 2022, mentre secondo l’attuale normativa il termine ultimo per la presentazione della richiesta scade entro la fine del 2023.

Peraltro, andando ancora a spulciare nella norma, si evidenziano diversi requisiti e condizioni, tra cui la presenza di un criterio anagrafico uguale o inferiore a 40 anni di età e la tipologia appartenenza ai coltivatori diretti o IAP.

L’agevolazione contributiva potrà essere richiesta per un periodo massimo di 24 mesi.

La misura non è cumulabile con altri incentivi contributivi aventi natura di riduzione o esoneri.

 Giovani imprenditori agricoli

Tra i tanti interventi previsti nella Manovra 2023, sono presenti diverse agevolazioni per il settore agricolo, tra cui l’ampliamento degli aventi diritto alle agevolazioni già in uso diretta alla piccola proprietà contadina.

In sostanza, le novità del 2023 per il settore agricolo riguardano anche la possibilità di ottenere l’applicazione di una misura fissa pari a 200 euro spalmata sull’imposta di registro e 200 euro per l’imposta ipotecaria, mentre per l’imposta catastale viene prevista l’applicazione della misura dell’1 per cento.

L’agevolazione viene rilasciata solo in presenza di un atto di acquisto in cui viene indicata la volontà di procedere alla registrazione, nell’apposita gestione previdenziale e assistenziale per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali (IAP), entro un tempo massimo di 24 mesi.

Giovani imprenditori redditi fondiari e agrari

Il governo italiano ha provveduto ha rafforzare le misure previste per il settore agricolo. Per questo motivo, per il 2023 esistono diversi bonus, incentivi e agevolazioni in favore dei giovani imprenditori.

Nello specifico, anche per l’anno in corso viene attivata l’esenzione dell’IRPEF applicata sui redditi dominicali e agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali.

Si tratta di una disposizione già in uso nel periodo d’imposta 2017/2022, che permette di non considerare i redditi ai fini IRPEF.