Le truppe di Elly Schlein giocano a disegnare un Pd più a sinistra. È questo il senso di alcuni interventi odierni che arrivano, da chi è pronta a sostenerla in vista delle primarie, in sostegno di Schlein. Tra questi Goffredo Bettini che, durante la presentazione del suo libro nella sede della Filt Cgil, ha definito l’ex Vicepresidente dell’Emilia Romagna l’unica in grado di cambiare la rotta del partito. Le sue parole:

L’unica che può dire qualcosa è Elly Schlein, gli altri sono tutti abbastanza vaccinati nelle fattorie del Pd. Mi interessa il programma di Elly Schelin, ci sento un’urgenza di una risposta che non sia l’apologia dello status quo. Quando Elly ha parlato di “onda”, sono stato d’accordo ma ho detto che anche l’onda va proceduralizzata, altrimenti rischia di sfociare nel leaderismo. C’è una speranza nel Pd, se il partito riuscirà a svolgere una funzione critica e moderna del disagio dell’oggi.

Orlando lancia Schlein

Proseguono a pieno ritmo anche le dichiarazioni di Andrea Orlando in sostegno di Elly Schlein. Con lei, dice, avremmo un Pd più attento alle diseguaglianze:

Penso – ha detto a Rainews24 – che la cosa più importante sia evitare una deriva di carattere moderata perché in questo momento significherebbe regalare in modo strutturato e definitivo un pezzo di elettorato che in passato ha guardato al centrosinistra, e in qualche modo rompere i ponti con un mondo che è assolutamente essenziale. E questo significherebbe anche far si che il malessere collocato in quell’ambito politico rischi di non trovare mai una espressione di governo. Invece il pd deve dare questa possibilità. Elly Schlein ha posto con grande forza questo tema, ha posto il tema della lotta alle diseguaglianze e per questo credo abbia possibilità. Naturalmente se ricomponiamo ciò che si è rotto in passato facciamo un passo in avanti positivo ma la vera rottura che dobbiamo ricomporre è con la larga parte di elettori del centrosinistra che non hanno votato né per il Pd né per Articolo.

Anche Orlando, come sta facendo Bonaccini, mette al centro il tema del lavoro. Le sue parole:

Io non credo che attestarsi su una posizione socialista sia in contrasto oggi con la vocazione maggioritaria. Abbiamo una forza moderata alla nostra destra, una forza più radicale alla nostra sinistra. Per ripartire e per ricostruire una grande forza che aspiri anche a recuperare alcuni dei voti che sono andati in quelle direzioni oggi bisogna definire il perimetro dal quale ci si può consolidare ed è quello del partito del lavoro. Un partito che sia in grado di rappresentare la stragrande maggioranza dei lavoratori italiani,

Per Gribaudo il Pd diventerebbe più plurale

Sull’apertura e sul pluralismo punto anche la deputata Chiara Gribaudo, ormai da qualche settimana in campo per Elly Schlein. Le sue parole riportate dall’AGI:

A tutti coloro che vorranno portare avanti con noi una campagna congressuale sul diritto al futuro dei più giovani, sul superamento delle disparità di genere, sulla costruzione di politiche economiche che garantiscano la buona occupazione, attraverso il salario minimo, mi sento di dire con emozione che ‘Parte da Noi!'”. iamo militanti, dirigenti, amministratori e attivisti che oggi hanno il dovere di mobilitarsi contro la peggiore destra che la mia generazione potesse temere di conoscere. Questo congresso, che non può essere vissuto come una conta interna, deve vederci in campo con determinazione per costruire l’alternativa a questa destra. I comitati saranno il luogo attraverso cui costruire politiche alternative e una Politica credibile che consenta ai cittadini e agli elettori del centro sinistra di sentirsi a casa in un Partito Democratico aperto e plurale.