Maltempo: scuole chiuse in Campania anche domani, 18 gennaio fino alle 9 del 19 gennaio. Napoli e altri comuni limitrofi nelle ultime ore sono stati trovati impreparati a gestire l’allerta meteo che ha travolto la zona. I sindaci stanno diramando ordinanze per gestire il difficile imprevisto. Il maltempo si ripercuote, così, anche sulle campagne rischiando di bruciare fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi rapporti. Lo afferma la Coldiretti in relazione all’allerta meteo della protezione civile con precipitazioni temporalesche, venti forti, mareggiate e locali nevicate sino a quote collinari.
Maltempo: brusco cambiamento climatico dopo un caldo dicembre
Maltempo: si tratta di un cambiamento climatico brusco e improvviso dopo un dicembre che aveva fatto segnare temperature superiori ai 2,09 gradi che avevano risvegliato la vegetazione: noccioli, pesche, ciliegie, albicocche e agrumi. E’ un cambiamento che oltre a travolgere le città coinvolge anche il settore dell’agricoltura che paga lo scotto maggiore. Pioggia e neve sono attese per ripristinare le scorte idriche in laghi, fiumi, terreni e montagne. I temporali preoccupano con precipitazioni violente, che provocano danni diretti sui terreni secchi che non riescono ad assorbire l’acqua.
L’agricoltura paga il prezzo più alto
E’ il settore agricolo a pagare il prezzo più alto dei cambiamenti climatici, e di conseguenza quello dei consumatori. La pioggia deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, per essere di sollievo. Il cambiamento climatico è accompagnato da una evidente tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. L’agricoltura, sottolinea la Coldiretti, è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che hanno superato nel 2022 i 6 miliardi di euro.